Un gesto di stizza poteva costare caro al serbo: durante il match contro Berdych ha lanciato la racchetta e rischiato di colpire un giudice di linea. “Sono consapevole di essere stato fortunato”. Nel frattempo supera 100 milioni di montepremi e si qualifica per il Masters.

Mancano due partite al Career Grand Slam. Se Novak Djokovic batterà Dominic Thiem in finale e uno tra Murray e Wawrinka in finale, coronerà il sogno di vincere il Roland Garros e chiudere il suo personalissimo Grand Slam. Per un attimo di leggerezza, tuttavia, ha rischiato di compromettere tutto. Durante il match contro Tomas Berdych, gestito più o meno agevolmente, è stato protagonista di un gesto di stizza che poteva costargli caro. Perso un punto in avvio di terzo set, ha scagliato per terra la sua racchetta. Dopo essere rimbalzato per terra, l’attrezzo è quasi finito addosso a un giudice di linea. Per sua fortuna, il giudice non era sulla traiettoria e non è stato colpito. Regolamento alla mano, Djokovic avrebbe potuto essere squalificato. “Ho lanciato una racchetta per terra e per poco non colpivo un giudice di linea – ha detto Djokovic, visibilmente nervoso – sono stato fortunato, tutto qui”. Anche a Roma era stato protagonista di un episodio simile, quando una sua racchetta era addirittura finita in tribuna.

“Cerco di non pensare a queste situazioni. Sono consapevole di essere stato fortunato e chiedo scusa a chi avrebbe potuto avere problemi a causa del mio comportamento, ma ovviamente non avevo intenzione di fare male a nessuno. E’ stato solo un rimbalzo sfortunato, ma la conclusione è stata fortunata”. Un episodio simile era accaduto nel 2003 durante la semifinale tra Guillermo Coria e Martin Verkerk: l’argentino scagliò la racchetta dopo un punto perso e colpì un raccattapalle. Resosi immediatamente conto della gravità del gesto, d’istinto si tolse la maglietta e la regalò al ragazzino. Se la cavò con un warning, ma rischiò veramente grosso. Con il piazzamento nei quarti, il serbo aveva superato il muro dei 100 milioni di dollari di montepremi (primo nella storia a superare il traguardo), mentre battendo Berdych si è assicurato un posto alle ATP World Tour Finals di novembre. Per lui è la decima qualificazione consecutiva al Masters, torneo vinto in quattro occasioni. Come nel 2015, si è assicurato la qualificazione durante il Roland Garros.