Il tedesco prende il posto di Raymond Moore, che si era dimesso dopo le infelici dichiarazioni di marzo. “Non sono ancora del tutto ritirato, ma è possibile che il mio corpo non mi permetta di tornare. Da giocatore, credo di avere buone idee per la crescita del torneo”.

Dopo le sanguinose dimissioni di Raymond Moore, che ha lasciato l’incarico dopo le infelici frasi sessiste di fine torneo, il BNP Paribas Open di Indian Wells ha trovato il nuovo direttore. E che direttore: dal 2017, il torneo sarà presieduto da Tommy Haas. L’ex numero 2 ATP, vincitore di 15 tornei e semifinalista sia a Melbourne che a Wimbledon, si è sottoposto al nono intervento chirurgico un mese e mezzo fa. Dopo l’operazione, ha detto di avere ancora una speranza di tornare a giocare. “Non sono del tutto ritirato, però esiste una possibilità che il mio corpo non mi dia la possibilità di tornare a giocare” ha detto Haas, molto amico di Larry Ellison e quartofinalista nel 2007 e nel 2008. “A Indian Wells c’è un ottimo team. Il mio ruolo sarà quello di mantenere il torneo nella direzione giusta. Conoscendo bene il gioco, sento di avere buone idee”.

La nomina di Haas è stata particolarmente gradita a Novak Djokovic: “Si tratta di una soluzione perfetta per il torneo, considerando il grande rapporto che ha con Ellison – ha detto Nole – sono sicuro che non vede l’ora di contribuire alla crescita del torneo”. Da parte sua, il tedesco (che qualche anno fa ha ottenuto anche la cittadinanza americana) ha detto di avere intenzione di parlare con i giocatori quando torneranno a Indian Wells. “Faremo in modo di farli sentire sempre i benvenuti. E abbiamo bisogno anche delle donne, io ho buoni rapporti sia con le ex giocatrici che con le tenniste attuali”. Parlando delle dichiarazioni di Moore, le ha definite “infelici”, ma che non devono gettare un’ombra su un torneo importante come Indian Wells. Nel frattempo, Haas ha annunciato una conferenza stampa in occasione del torneo ATP di Stoccarda, al via in questi giorni. L’appuntamento è al TC Weissenhof alle 14 di domenica, subito prima della finale del Roland Garros, e verterà sia sugli immediati progetti sportivi che sul suo nuovo ruolo.