Il team argentino di Coppa Davis aveva preso contatti con il Vaticano per incontrare Jorge Bergoglio in occasione della trasferta in Italia, ma il Papa si prenderà un po’ di respiro e sospenderà ogni udienza, sia pubblica che privata. In caso di vittoria a Pesaro, ci riproveranno a settembre, in occasione delle semifinali. Occhio alle motivazioni extra….

Non nasce con i migliori auspici la trasferta in Italia del team argentino di Coppa Davis. Il team guidato da Daniel Orsanic avrebbe voluto organizzare un incontro con Papa Francesco, argentino e grande appassionato di sport, ma non ci sarà niente da fare. Nonostante il suo profondo attivismo, che lo ha distinto da alcuni papi del passato, nel mese di luglio si prenderà un po’ di pausa e sospenderà tutte le udienze pubbliche e private. Chiunque si recherà in Italia nel mese di luglio resterà deluso: non potrà godersi nemmeno un saluto da Piazza San Pietro. Non ci saranno eccezioni nemmeno per il team argentino di Coppa Davis, che pure avrebbe un gran desiderio di combinare l’incontro. Volevano organizzarlo già in marzo, quando hanno giocato in Polonia, ma non se n’era fatto nulla.

Quando si è delineata la trasferta in Italia, la dirigenza AAT ha preso contatto con il personale del Vaticano. Ma non c’è stato niente da fare: a luglio, Jorge Bergoglio (79 anni) si prende un po’ di riposo. Va detto che il Papa ha già incontrato alcuni tennisti: lo scorso anno ci fu l’udienza con i vertici del tennis italiano durante gli Internazionali BNL d’Italia, mentre nel 2013 aveva conosciuto Juan Martin Del Potro (da cui ha ricevuto in omaggio la racchetta con cui Palito aveva vinto lo Us Open 2009). L’anno dopo ha incontrato l’altro tandilense, Juan Monaco. Insomma, per gli argentini ci sarà una motivazione in più: in caso di vittoria, a settembre tornerebbero in Europa per l’eventuale semifinale contro Serbia o Gran Bretagna…e in quel caso farebbero di tutto per incontrare il Santo Padre.