John McEnroe è stato chiaro: esprimerà le sue emozioni anche quando si troverà nel box di Milos Raonic. “Mica come Lendl, che è rimasto una sfinge anche quando Murray ha vinto Wimbledon”. Intanto il canadese gli fa i complimenti per l’energia: “Nel primo allenamento è rimasto in campo 3 ore e mezza. Può farmi migliorare nel gioco di volo”.Ivan e John erano diversi da giocatori, lo saranno anche da coach. Mentre Lendl torna nel circuito al fianco di Andy Murray, anche McEnroe ha (finalmente?) ottenuto un incarico di prestigio. L’ex SuperBrat farà parte del team di Milos Raonic al Queen’s e a Wimbledon (dove peraltro sarà anche commentatore televisivo). Ma se Ivan Lendl si è distinto per l’incredibile freddezza con cui segue i match, coperto da cappellino e occhiali da sole, McEnroe ha già fatto sapere che mostrerà senza ritegno le sue emozioni ogni volta che si troverà nel box del canadese. “Non ho intenzione di stare lì e non mostrare alcuna emozione come è successo a Lendl quando Murray ha vinto Wibmledon. E Milos lo sa”. McEnroe ha spiegato di essere pienamente soddisfatto della curiosa tempistica “a termine” della sua partnership. “C’era uno spazio libero nei miei impegni e tra me e me ho pensato a 6-7 nomi di giocatori che potrebbero vincere Wimbledon. Ecco, Milos si trova tra quei numeri. Al momento si trova in sesta o settima posizione, ma le cose possono accadere”.

Da parte sua, Raonic ha spiegato che McEnroe è stato subito coinvolto nel progetto, tanto da svolgere il ruolo di sparring partner nel loro primo allenamento. “Ha afferrato le palle, è sceso in campo ed è rimasto a colpire per tre ore e mezza – ha detto Raonic – non riesco a immaginare molte persone della sua età in grado di giocare per così tanto tempo. Lui vuole fare la differenza”. Raonic ha iniziato alla grande il 2016, centrando la semifinale all’Australian Open (persa in cinque set contro Murray), peraltro mostrando un ottimo gioco di volo. Adesso lo vuole riconquistare. “Mi ha aiutato molto, anche perché mettevo i miei avversari fuori equilibrio. Volevo migliorare ancora e ho pensato che John potesse darmi una mano”. La partnership (di cui fanno parte anche Riccardo Piatti e Carlos Moyà) è iniziata con un buon successo contro Nick Kyrgios. Negli ottavi sfiderà Jiri Vesely, e l’eventuale sfida contro Murray (e dunque Lendl) potrebbe verificarsi soltanto in finale.