La notizia non sorprende perché è prassi quasi “regolare” nei tornei minori, ma colpisce che sia avvenuto addirittura a Wimbledon: Kevin Anderson ha ricevuto minacce di morte. Il sudafricano è stato sconfitto al primo turno per mano di Denis Istomin. Avanti di due set, si è fatto rimontare dall’uzbeko e dopo la partita i suoi account sui social network sono stati tempestati di minacce di morte da parte di scommettitori delusi, gente che aveva puntato soldi sulla sua vittoria. “Succede praticamente dopo ogni partita, a prescindere dalle circostanze – ha detto Anderson – chi ha perso soldi su una partita di tennis ha la tendenza a sfogarsi sui social network e dire cose inappropriate”. Anderson è numero 25 ATP e l’anno scorso aveva messo in grande difficoltà Novak Djokovic.
Quest’anno ha avuto qualche problema fisico, ma in effetti la sua sconfitta contro il numero 116 ATP è stata una sorpresa. Meno sorprendente la reazione degli scommettitori. “Se fai lo sportivo professionista è qualcosa a cui ti devi abituare. Non bisogna dare troppo peso a certe cose, altrimenti c’è il rischio di farsi condizionare. Sarebbe meglio se certe cose non ci fossero, ma purtroppo è la realtà del mondo in cui viviamo”. Anderson non è il primo a denunciare situazioni di questo tipo. Accade a tutti, soprattutto a giocatori un po’ indietro in classifica. Daniel Munoz De La Nava ci aveva rivelato di ricevere minacce di questo tipo dopo quasi ogni partita. Anderson se l’è cavata con un messaggio filosofico. “Depresso per la sconfitta di ieri, ma almeno ho avuto una montagna di minacce di morte su Facebook e Twitter per farmi sentire meglio…grazie a tutte le BUONE persone che mi seguono in questo anno difficile”.
Anderson perde e viene minacciato di morte
Alcuni scommettitori, delusi per la sconfitta del sudafricano contro Istomin (dopo che aveva vinto i primi due set) lo hanno minacciato di morte via web. “Sarebbe meglio che certe cose non esistessero, ma purtroppo è la realtà attuale delle cose” dice Kevin. Un fenomeno diffuso soprattutto nei tornei minori.