Il tennis è indubbiamente uno sport democratico perché (quasi) ogni settimana un computer stila una classifica che, inevitabilmente, mette tutti d’accordo, oltre ogni discorso da bar possibile. All’interno del ranking ufficiale tuttavia, si possono estrarre altri numeri che offrono spunti interessanti. In questa prima edizione di questa rubrica (che uscirà ad ogni nuova classifica e che raddoppierà con il ranking WTA) ci siamo limitati a dare uno sguardo un filo più approfondito alla classifica mondiale, ma andremo ancora più a fondo.
Un’analisi completa che servirà per conoscere meglio l’andamento della stagione, dare un valore statistico a certe considerazioni e perché no?, aiutare anche chi (come tanti nostri lettori) amano andare su un sito come Unibet.it e provare a divertirsi maggiormente osservando un match (magari anche non di primissimo piano) dopo averci scommesso quale euro sopra, per dimostrare la propria competenza.
ATP RACE 2016
E’ la classifica che tiene conto dei soli risultati del 2016, quindi quella che effettivamente offre uno spaccato della stagione, ora poi che si sono disputate tre prove dello Slam e cinque Masters 1000 su nove, quindi si è virata la boa di metà anno. Continua a comandare Novak Djokovic ma la prematura uscita a Wimbledon e il contemporanea successo di Andy Murray hanno “avvicinato lo scozzese a 815 punti. Lo US Open sarà chiaramente determinante ma quest’ anno possiamo prevedere una lotta al numero uno un po’ più serrata rispetto al 2015.
La finale di Wimbledon vale anche il terzo posto stagionale a Milos Raonic, davanti agli acciaccati Rafael Nadal e Kei Nishikori. Rispetto al ranking pre-Wimbledon, salgono Tomas Berdych (ora n.8) e soprattutto entra nella top 10 Roger Federer.
CASA ITALIA
Si continua a piangere in Casa Italia: nessun azzurro tra i top 50, il primo resta Paolo Lorenzi (n.51), seguito da un Andreas Seppi in crescita, mentre Fabio Fognini è ancora lontano, vicino alla posizione numero 100. Insomma, bisogna sperare che l’estate vada meglio della primavera.
NEXT GENERATION
Il più forte under 21 al mondo? Beh, la risposta è semplice: Alexander Zverev, attuale numero 21 nella classica versione del ranking ATP. Altri quattro giocatori, che ancora non hanno raggiunto i 21 anni di età sono tra i top 100: Borna Coric (n.43), Taylor Tritz (n.54), Yashihito Nishioka (n.77) e Karen Khachanov (n.90)
Gianluigi Quinzi è il numero uno italiano di categoria, ma il 31esimo al mondo e, in generale, il numero 317 ATP. Da notare che al terzo posto (n.541 ATP) si è inserito Andrea Pellegrino, ottimo prospetto, probabilmente il migliore dopo i soliti noti.
CLASSIFICA PER NAZIONI
La nostra classifica per nazioni tiene conto della somma dei tre migliori giocatori di ciascun paese, un numero che riteniamo sufficiente per giudicare lo status di una nazione a livello tennistico. Domina la Spagna che ha staccato la Francia, seguite da Stati Uniti e Australia, che ha superato la Croazia. L’Italia si conferma ottava (pur avendo perso sette punti) ed è stata raggiunta dalla Repubblica Ceca (sua la miglior performance settimanale con +10), con la Gran Bretagna che è subito dietro. In crescita la Germania, passata dal nono al settimo posto.
CAREER BEST RANKING
Da questa settimana segnaleremo anche i giocatori più interessanti che hanno raggiunto la loro miglior classifica in carriera. Cominciamo con Lucas Pouille, che ha molto ben impressionato a Wimbledon ed è salito al 21esimo posto ATP. Quindi il 25esimo posto0 di Steve Johnson, il 27 di Alexander Zverev. Tra i giovani, il numero 67 di Kyle Edmund (21 anni), il 100 esimo di Yoshihito Nishioka (20 anni), il 137esimo di Quentin Halys (19 anni), il 157esimo di Frances Tiafoe (18 anni), e il 169esimo di Stefan Kozlov (18 anni). Due, beneauguranti best ranking anche tra gli azzurri: Stefano Napolitano, salito al numero 274 con la finale al Challenger di Todi e di Lorenzo Sonego, 21 anni, numero 288.
INSIDE ATP RANKING / 2
Seconda puntata della nostra settimanale rubrica sulla classifica ATP dove cerchiamo di sviscerare un po’ di numeri interessanti e tendenze della stagione. Con Murray che “avvicina” Djokovic nella race 2016, dove il primo azzurro è Paolo Lorenzi, mentre ci sono diversi giovani talenti che hanno raggiunto il proprio best ranking post-Wimbledon.LA QUOTE UNIBET DELLA SETTIMANA