COPPA DAVIS – Sorteggiati i play-off di settembre per l’accesso al World Group del 2017. La Svizzera andrà in Uzbekistan, la Spagna in India. Intrigante la sfida fra russi e kazaki: c’è la possibilità di vedere in campo in singolare quattro tennisti nati nello stesso paese.QUANDO L’ITALIA PERSE AD ASTANAGOLUBEV: “MA QUALI MERCENARI!”

Partiamo con una buona notizia: stavolta i sorteggi del play-off per il Gruppo Mondiale di Coppa Davis non hanno riguardato l’Italia. Lo scorso week-end a Pesaro è andata male, ma la vittoria di marzo contro la Svizzera (che incredibilmente ha incassato di più di biglietteria rispetto al quarto con l’Argentina: 200.000 euro contro 180.000) ha garantito agli azzurri la possibilità di giocare per il sesto anno consecutivo nel World Group. Sembra un risultato scontato, ma dopo 11 anni fra Gruppo 1 e 2 vale comunque la pena rimarcarlo. Nel sorteggio odierno, tenuto alle 11 presso gli uffici londinesi dell’ITF, dunque, l’Italia non c’era. Ma c’erano tante altre nazioni di spessore, su tutte la Spagna e la Svizzera, entrambe capaci di vincere l’Insalatiera negli anni recenti, oppure i finalisti del 2015 del Belgio. Dopotutto basta un match storto al primo turno, magari – come spesso accade – a causa dell’assenza dei migliori, e la Davis non fa sconti: sono subito play-off. L’urna di Londra ha delineato le sfide che si giocheranno da venerdì 16 a domenica 18 settembre, nella settimana immediatamente successiva allo Us Open, e andranno a chiudere un’estate fittissima a causa dell’aggiunta delle Olimpiadi di Rio De Janeiro. Eccole tutte:

Uzbekistan-Svizzera
Belgio-Brasile
Australia-Slovacchia
Canada-Cile
Russia-Kazakhstan
India-Spagna
Germania-Polonia
Giappone-Ucraina

LUTHI PUÒ INIZIARE A PREOCUPARSI
Balza subito all’occhio una curiosità: ben quattro sfide saranno delle novità assolute, Uzbekistan-Svizzera, Australia-Slovacchia, Russia-Kazakhstan e Giappone-Ucraina, con la sede decisa dal sorteggio. Lo stesso accaduto anche per India-Spagna: c’erano già tre precedenti, ma tutti giocati addirittura prima dell’Era Open. L’urna è stata più che corretta: le ultime due sfide (1927 e 1965) si erano disputate in Spagna, mentre stavolta l’armada di Conchita Martinez (reduce dal successo nel Gruppo 1 in Romania) dovrà andare a far visita agli indiani, che probabilmente rispolvereranno l’erba più che volentieri. Non una grande notizia per gli ospiti, ma sono talmente favoriti da poter stare tranquilli: l’India non ha neanche un giocatore fra i primi 150 del mondo. Chi invece può iniziare a preoccuparsi sul serio è il capitano svizzero Severin Luthi: anche per loro il sorteggio ha detto trasferta in Asia, più precisamente in Uzbekistan. Ma se la Spagna può vincere anche con le terze linee, lui avrà necessariamente bisogno di almeno uno fra Roger Federer e Stanislas Wawrinka. È capitato ancora che abbiano saltato il primo turno per poi rientrare per i play-off, ma un match casalingo (o almeno in Europa) ne avrebbe facilitato la presenza. Convincerli a volare in Uzbekistan a pochi giorni dalla finale degli Us Open, e nell’estate più fitta degli ultimi anni, non sarà una passeggiata.

NATI IN RUSSIA, GIOCHERANNO CONTRO
I più sfortunati in assoluto sono stati i polacchi: da eliminati al primo turno del World Group avrebbero dovuto essere fra le teste di serie, invece la Spagna (posizionata meglio nel ranking ITF) gli ha soffiato il posto, e loro hanno pescato la Germania. In più, una dozzina di giorni fa è arrivata anche la decisione in merito alla protesta degli argentini per il campo troppo veloce allestito a Gdansk per il primo turno (comunque perso) di marzo. Nel meeting tenuto il 19 giugno a Zagabria il Davis Cup Committee (di cui fa parte anche Angelo Binaghi, presidente FIT) ha deciso di penalizzare i polacchi togliendogli 2.000 punti nel ranking ITF (ma non sarebbero stato comunque davanti alla Spagna) e anche la possibilità di scegliere la superficie nel prossimo match casalingo. Non sarà a settembre, visto che dovranno andare in Germania. Poco da segnalare nei duelli Belgio-Brasile, Australia-Slovacchia, Canada-Cile e Giappone-Ucraina, tutti con i padroni di casa favoriti, mentre non può passare inosservata la prima sfida in Coppa Davis fra Russia e Kazakhstan. Forse per la prima volta nella storia della “World Cup of tennis” potrebbero trovarsi di fronte nei singolari quattro giocatori nati nello stesso Paese, ma che difendono i colori di bandiere diverse. Del team kazako, infatti, oltre al mattatore degli azzurri nel 2015 Aleksandr Nedovyesov (originario dell’Ucraina), sia Mikhail Kukushkin, sia Andrey Golubev e il giovane Dmitry Popko sono nati in Russia, prima di rispondere alla chiamata del Kazakhstan in cambio di migliori possibilità economiche e un aiuto sulle spese necessarie per affrontare una stagione. Alcuni (ex) connazionali non l’hanno presa benissimo: è giunta l’ora della resa dei conti.