L’ex campione di Wimbledon, direttore del torneo di Amburgo, è arrabbiato per il modesto campo di partecipazione del 2016. Se la prende con l’ATP, con i giocatori che hanno dato forfait, con i tedeschi che hanno giocato male e con la contemporaneità della Davis. “Ma l’anno prossimo le cose miglioreranno. E vogliamo tornare a essere un Masters 1000”.La finale tra Martin Klizan e Pablo Cuevas non ha soddisfatto Michael Stich, direttore dell’ATP 500 di Amburgo. Nella conferenza stampa di fine torneo, l’ex campione di Wimbledon si è lamentato del cattivo trattamento ricevuto dall’ATP. Vale la pena ricordare che Amburgo ha già patito il declassamento da Masters 1000 ad ATP 500 (cui è seguita una pesante causa legale, persa dai tedeschi), ma quest’anno è stato collocato insieme ad altri due tornei, nonché nella stessa settimana dei quarti di Coppa Davis. “Abbiamo avuto il peggior tabellone nella storia del torneo – ha detto Stich – trovo inaccettabile che l’ATP abbia permesso ai giocatori di cancellarsi fino a un giorno prima del torneo. Parlerò con l’ATP stessa sull’argomento e proverò a spiegare cosa significa una cosa del genere per gli organizzatori di un torneo. Spero che tutti possiamo imparare dai nostri errori”.

Dopo aver vissuto un torneo senza top-20, non ha avuto soddisfazione dai giocatori tedeschi. “A parte Louis Wessels, che ha raccolto i suoi primi punti, il loro rendimento è stato molto deludente. Sinceramente non so quanto sia professionale perdere una partita di doppio in 38 minuti come è successo ad Alexander Zverev. Sono cose che restano nella memoria, non va bene”. E pensare che proprio Stich aveva dato una grossa mano a Zverev nei primi anni di carriera, concedendoli diverse wild card nei tornei che dirige. Più in generale, Stich era arrabbiato per il modo in cui è stato gestito il calendario. “Era già successo che ci fossero le Olimpiadi, ma stavolta non sono riusciti a organizzarsi in modo costruttivo. Risultato? Amburgo, Bastad e Newport hanno sofferto molto. I ritiri di Thiem e Anderson sono stati semplicemente sfortuna, ma sono deluso da quelli che si sono iscritti sapendo che c’era la Davis e si sono cancellati all’ultimo momento“. Il tedesco, ad ogni modo, non ha perso l’ottimismo. “L’anno prossimo sarà tutto migliore e speriamo di recuperare lo status di Masters 1000 nel 2018”.