Nella settimana in cui i big sono in vacanza, oppure stanno preparando le Olimpiadi, ad approfittarne sono i “vecchietti” del circuito. Dopo il successo, il primo da quando ha messo i piedi nel circuito, di Paolino Lorenzi a Kizbuhel, la finale raggiunta da Ivo Karlovic a Washington, è un altro 34enne a portarsi un trofeo a casa. Sconfitto in finale 10 anni fa, Feliciano Lopez si prende la rivincita battendo Robin Haase a Gstaad e si aggiudica il primo torneo sul rosso in carriera, il quinto in totale, a due anni dall’ultima coppa sollevata al cielo, nel 2014 a Eastbourne. Lo spagnolo, da sempre resosi protagonista più per le conquiste fuori dal campo, tra matrimoni durati meno di una parentesi e collezioni assortite di fanciulle, per una volta dà il meglio di sé sul campo e dispone senza problema alcuno di un Robin Haase, alla sua prima finale dal 2013, e a secco di vittorie dall’oramai lontano 2012, quando si impose per il secondo anno consecutivo a Kitzbuhel. La finale, a dispetto della superficie, è stata condizionata soprattutto dal servizio. Pochi scambi e incontro che è filato via veloce, poco più di un’ora e un quarto.
L’equilibrio dell’incontro si è spezzato presto, troppo presto per l’olandese. Il primo break, a zero, è arrivato già al quinto game. Senza più alcuna possibilità di rientrare nel set. Perso il primo, Robin ha provato, con coraggio, a far la voce grossa. Con un pizzico di buona sorte si porta avanti sul 3 a 0. Haase sembra aver trovato l’ispirazione e per una manciata di minuti riesce da fondo campo a far male, si di dritto che di rovescio, al suo rivale. Lopez comincia ad innervosirsi. Haase spreca l’impossibile per salire sul 4 a 1 e lo spagnolo, dopo aver ritrovato i lumi della ragione, ritorna a comandare. Recupera il break e attende il break, decisivo, lungo il fiume. Sul 5 pari, ad un passo dal tiebreak, Haase, incapace di leggere slice di rovescio di Feliciano, precipita sullo 0-40. Salva, a fatica, le prime due palle break. Ma sulla terza viene infilzato come un tordo da uno splendido dritto lungolinea. Che fa calare il sipario sulla sfida. Lo spagnolo chiude quindi la pratica al servizio e alza al cielo la coppa. E tornerà, ancora una volta, tra i primi venti al mondo.
Feliciano Lopez (SPA) b. Robin Haase (NED) 6-4 7-5