Pochi spostamenti nella Top 10 Race, ma ottima settimana per l’Italia con i successi di Fabio Fognini a Umago e Paolo Lorenzi a Kitzbuhel. Quest’ultimo rimane il n.1 azzurro 2016, ma Fognini pare destinato a chiudere un’altra stagione davanti a tutti. E mentre otto top 100 migliorano il loro career best ranking e dalle retrovie italiane cresce Andrea Pellegrino, da Barbados, la novità Darian King.LE QUOTE UNIBET DELLA SETTIMANAIl tennis è indubbiamente uno sport democratico perché (quasi) ogni settimana un computer stila una classifica che, inevitabilmente, mette tutti d’accordo, bloccando di fatto ogni possibile discorso da bar. All’interno del ranking ufficiale tuttavia, si possono estrarre altri numeri che offrono spunti interessanti.
Ecco la nostra analisi settimanale che serve per conoscere meglio l’andamento della stagione, dare un valore statistico a certe considerazioni e perché no?, aiutare anche chi (come tanti nostri lettori) amano andare su un sito come Unibet.it e provare a divertirsi maggiormente osservando un match (magari anche non di primissimo piano) dopo averci scommesso quale euro sopra, per dimostrare la propria competenza.

ATP RACE 2016
E’ la classifica che tiene conto dei soli risultati del 2016, quindi quella che effettivamente offre uno spaccato della stagione, ora poi che si sono disputate tre prove dello Slam e cinque Masters 1000 su nove (con un altro che si apre oggi). In una delle settimane con più scarsa partecipazione di top player ai tornei ATP, praticamente nessuno spostamento nella top 10, sempre comandata da Novak Djokovic che allungherà il divario, visto che Murray, Nadal e Federer saranno assenti a Toronto. Da notare solo l’ingresso in top 10 di Gael Monfils dopo la vittoria nell’ATP 500 di Washington: ora è nono, avendo scavalcato anche Federer.



CASA ITALIA
Grande settimana per il tennis azzurro, invero favorita da un campo di partecipazione a Kitzbuhel e Umag tutt’altro che trascendentale. Però intanto abbiamo portato a casa due successi con Paolo Lorenzi che è salito fino al n.40 della Race 2016 e Fabio Fognini che si avvicina sempre più: ora è n.51.



NEXT GENERATION
Per il ranking della Next generation teniamo valida la classifica ATP ufficiale e il n.1 resta saldamente nelle mani di Alexander Zverev, attuale numero 25. Altri quattro giocatori, che ancora non hanno raggiunto i 21 anni di età sono tra i top 100: Borna Coric (n.53), Taylor Fritz (n.63), Karen Khachanov (n.95) e Yoshihito Nishioka (n.97)
Gianluigi Quinzi si conferma il numero uno italiano di categoria, ma il 28esimo al mondo e, in generale, il numero 338 ATP. Teniamo d’occhio il giovane Andrea Pellegrino, 19 anni, che ha vinto due Futures e ora dovrebbe ricevere qualche wild card nei tornei Challenger.



CLASSIFICA PER NAZIONI
La nostra classifica per nazioni tiene conto della somma dei tre migliori giocatori di ciascun paese, un numero che riteniamo sufficiente per giudicare lo status di una nazione a livello tennistico. Continua a comandare la Spagna che però si vede avvicinare non poco dalla Francia (c’è bisogno di Nadal e che Ferrer non crolli), mentre gli Stati Uniti sono molto distanti, nonostante i progressi di Steve Johnson. Hanno un parco di giovani talenti invidiabili ma ancora nelle retrovie del ranking mondiale. La Croazia è l’unica altra nazione che resta sotto quota 100, mentre l’Italia con le vittorie di Lorenzi e Fognini a Kitzbuhel e Umago sale al settimo posto, davanti alla new entry in top 10, la Svizzera di Federer e Wawrinka (e, ahiloro, dietro solo di Chiudinelli). La Germania, che ha il maggior numero di tesserati in Europa, è solo nona.



CAREER BEST RANKING
Otto giocatori tra i top 100 hanno conquistato questa settimana il loro best ranking nella classifica ufficiale ATP: Steve Johnson (n.21), Alexander Zverev (n.25), Paolo Lorenzi (n.41), Stephane Robert (n.48), Gastao Elias (n.64), Gerlad Melzer (n.90) e Andrej Martin (n.98). Da notare la curiosità di Darian King, giocatore di Barbados che continua a crescere: ora è numero 161 ATP. Ora, tranne qualche ricco Challenger (dove troveranno rifugio chi non vuole rischiare di crescere fino a conoscere i suoi reali limiti, a meno che già non creda di conoscerli), si prospetta un’estate di Masters 1000 e US Open: saranno questi i tornei che daranno un’indicazione reale in vista dello sprint di fine stagione.