Mancheranno quattro dei primi dodici ATP, ma il Masters 1000 di Toronto ha un motivo di interesse ben preciso: Novak Djokovic. A quasi un mese dalla sconfitta contro Sam Querrey, al terzo turno di Wimbledon, il numero 1 del mondo torna nel tour. E ci sono tante domande a cui dovrà dare risposta. Ad esempio, dovrà farci capire se è tornato sui livelli che gli avevano permesso di dominare fino a Parigi. E poi avrà la grande chance di staccare Andy Murray nella Race stagionale, la gara al numero 1 ATP di fine anno. Insomma, per Nole (che avrà un esordio non semplice contro Gilles Muller) non sarà una semplice tappa di avvicinamento al torneo olimpico. Tra l’altro, quattro anni fa Toronto fu il “contentino” dopo la delusione olimpica (perse la finale per il bronzo contro Juan Martin Del Potro). Stavolta sarà la prova generale per il sogno a cinque cerchi. “La prematura eliminazione a Wimbledon mi ha concesso più tempo per stare con la famiglia e allenarmi sul duro, superficie che mi piace molto. Voglio tornare a giocare” ha detto Nole, che alla vigilia si è divertito a giochicchiare a hockey su ghiaccio, sport nazionale in Canada. Durante un allenamento, tra l’altro, ha evidenziato qualche problemino alla spalla destra: a maggior ragione sarà interessante vederlo in azione.
“LA DELUSIONE DI WIMBLEDON E’ GIA’ ALLE SPALLE”
Riflettendo sulla sconfitta a Wimbledon, ha detto: “Tutto accade per una ragione. Ovviamente non mi è piaciuto essere eliminato nella prima settimana di uno Slam, ma il giorno dopo mi ero già messo la delusione alle spalle. Si può imparare più dalle sconfitte che dalle vittorie”. Djokovic ha spiegato di essersi guardato indietro per capire quello che gli è successo in questi mesi. “Non solo contro Querrey, ma in tutto l’ultimo periodo. Una brutta sconfitta a Wimbledon non può far passare in secondo piano quello che ho ottenuto negli ultimi quindici mesi”. Tra l’altro, Djokovic è già il leader assoluto di vittorie nei Masters 1000 con 29 titoli in cascina. Dovesse imporsi alla Rogers Cup, sarebbe il titolo numero 30. “Ho un ottimo rapporto con i tornei di Toronto e Montreal: in questo momento sono concentrato sull’idea di andare avanti così. Divertirmi, giocare bene e trovare il giusto rodaggio sia in singolare che in doppio”. Già, perché oltre al singolare lo troviamo in tabellone anche nel tabellone di doppio insieme Nenad Zimonjic, che sarà il suo compagno anche a Rio de Janeiro. Toronto è importante, ma la febbre olimpica cresce. Giorno dopo giorno…
E’ un Novak Djokovic “olimpico”…ma non troppo
Il serbo torna a giocare dopo la brutta sconfitta a Wimbledon. “Ho un buon rapporto con la Rogers Cup e voglio proseguire la tradizione: Londra non ha cancellato quanto di buono ho fatto negli ultimi 15 mesi”. Il Canada potrebbe regalargli il 30esimo Masters 1000 e consentirgli di staccare Murray nella Race. Però gioca anche il doppio in chiave Rio….