Una cerimonia con presenti Billie Jean King e la vedova Ashe ha inaugurato il tetto retrattile sul centrale dello Us Open. L’impianto pesa 6.500 tonnellate e sarà utilizzato soltanto in caso di pioggia. Ma c’è stato qualche problema al momento di riaprirlo. Gli ingegneri: “Può succedere, ma saremo pronti a risolvere ogni problema”.

A 27 giorni dallo Us Open, l’agognato tetto sull’Arthur Ashe Stadium è stato finalmente inaugurato. In una cerimonia tenutasi alla presenza di Jeanne Ashe, vedova del compianto Arthur, e di Billie Jean King (cui è intitolato l’impianto di Flushing Meadows), tuttavia, c’è stato un piccolo giallo. Il tetto si è chiuso senza problemi, mentre la riapertura è stata difficoltosa. Hanno concesso l’onore alla stessa King, che ha dovuto premere il bottone per tre volte prima che il tetto si riaprisse. Matt Rossetti, presidente dello studio di architettura che ha progettato ed elaborato il progetto (stesso studio che nel 1997 aveva inaugurato il Centrale), ha spiegato che una situazione del genere potrebbe verificarsi anche durante lo Us Open, ma ci sarà sempre un team di ingegneri pronto a intervenire per risolvere eventuali problemi. Coprire lo stadio tennistico più grande del mondo è stata una vera e propria impresa, poiché l’Arthur Ashe non era stato pensato per una copertura e nemmeno i maxi-progetti di ammodernamento (500 milioni di dollari!) prevedevano la costruzione di un tetto.


ARRIVA ANCHE IL NUOVO GRANDSTAND
L’impianto, tra l’altro, è costruito su una vecchia discarica e quindi non avrebbe potuto sostenere il peso di un tetto. Ma la tecnologia è progredita ed è stata trovata una soluzione sostenibile: di fatto, la struttura del tetto non ricade sullo stadio perché è costruito “a ombrello”. Il tetto è grande come 17 piscine olimpiche e dovrebbe evitare quanto successo per cinque edizioni consecutive, tra il 2008 e il 2012, quando la finale si è giocata di lunedì a causa della pioggia. “Al Billie Jean Tennis Center stiamo facendo accadere l’impossibile” ha detto Gordon Smith, direttore esecutivo USTA. La chiusura dovrebbe ultimarsi in meno di sette minuti. Il tetto di New York avrà qualche differenza rispetto agli altri: sarà sponsorizzato, nel senso che sia nella parte nord che in quella sud compariranno il nome e il logo dello sponsor “Chase”. Inoltre verrà utilizzato soltanto per la pioggia, mentre in Australia viene chiuso anche quando fa troppo caldo. La sovrastruttura in acciaio pesa 6.5000 tonnellate e il tetto si coprirà per dare ombra agli spettatori. Quando il tetto si chiuderà si accenderanno 360 luci LED e un sistema di ventilazione controllerà l’umidità. Oltre al tetto, la nuova edizione dello Us Open regalerà un’altra novità: sarà inaugurato il nuovo campo Grandstand, il terzo per importanza, con 8.125 posti a sedere.