L’ha definita così, senza mezze parole. “Una delle sconfitte più dure della mia carriera”. C’è da credere a Novak Djokovic, le cui lacrime all’uscita dal campo resteranno una delle immagini-simbolo del 2016. Nemmeno negli incubi peggiori, il serbo pensava di uscire al primo turno del torneo olimpico. “E’ dura, non è facile da accettare. Non è la prima volta che perdo una partita, ma questo torneo è speciale” ha detto Djokovic dopo il 7-6 7-6 che lo ha spedito fuori dai giochi, anche se non ancora dai “Giochi” (gli resta il doppio con Nenad Zimonjic). Non sarà stato un Nole perfetto, ma gran parte del merito di questo risultato appartiene a Del Potro. E il serbo lo sa: “E’ stato più bravo di me, nei punti importanti è stato straordinario. Bisogna fargli i complimenti. Per me è una grande delusione. Tuttavia, come amico e per tutto quello che ha passato con gli infortuni, sono contento per Juan Martin”.
DEL POTRO: “SPERO CHE IL FISICO REGGA”
Nonostante il torneo olimpico sia un mezzo flop dal punto di vista organizzativo, con tanti match giocati su spalti semivuoti, Djokovic-Del Potro si è giocato in un clima molto bello, quasi emozionante. “Poche volte ho vissuto un ambiente come questo. Mi sono sentito come se fossi nel mio paese. La gente mi ha dato forza, li ringrazio”. Da parte sua, Del Potro non ha tempo per esaltarsi o celebrare il successo: a meno di 24 ore dall’exploit, sarà chiamato a ripetersi contro Joao Sousa in una classica Prova del 9. “Dopo così tanto tempo, ho giocato due ore e mezzo ha un gran livello. Spero che il mio fisico non ne risenta”. Il prossimo match ci dirà se questo exploit resterà fine a se stesso, oppure se davvero è tornato un fenomeno con la racchetta.
Disperazione Nole: “Una delle sconfitte più dure”
Il serbo mostra tutta la sua delusione dopo la sconfitta contro Juan Martin Del Potro. “Non è la prima volta che perdo una partita, ma questo torneo è speciale. E’ dura da accettare”. Del Potro torna subito in campo. “Spero che il mio fisico non risenta troppo degli sforzi”.