. Vuoi per lo stile di gioco, vuoi perché è andata ad allenarsi proprio a Valencia, nella stessa accademia dello spagnolo. I due sono amici, si stimano e in campo mettono sempre – per davvero! – tutto quello che hanno. Ma non hanno vissuto un Ferragosto felice: di Ferrer e della sua crisi abbiamo già scritto, mentre Sara è uscita al primo turno di Cincinnati per mano di CoCo Vandeweghe, al termine di una partita eterna e spezzettata dalla pioggia: tre interruzioni l’hanno fatta durare 6 ore, di cui solo 138 minuti effettivi. Grandi rimpianti per Sara, sconfitta 4-6 6-3 6-4 dopo essere stata avanti 4-1 (e palla del 5-1!) nel terzo set. Non è un momento fortunato per la romagnola: appena uscita dalle top-30 WTA dopo cinque anni di permanenza, vedeva in Cincinnati il torneo ideale per ripulire la mente dalle delusioni olimpiche, dove ancora una volta è sfumato il sogno di una medaglia. Le sue lacrime dopo la sconfitta in doppio sono state uno dei momenti più tristi dell’intera spedizione azzurra. Ci teneva, ci teneva da matti. Ma bisognava ripartire, e Sara lo ha fatto anche benino. A Cincinnati le condizioni sono piuttosto veloci e la Vandeweghe non è certo avversaria malleabile. E’ una versione moderna di Lindsay Davenport: grandi botte quando può colpire da ferma, mobilità più che rivedibile. L’esatto opposto di Sara, il cui tennis è fortemente incentrato sulla tattica. Nel primo set era la Errani a uscire per prima dalla ragnatela dei break consecutivi (ben sette!) e si portava avanti. Ripresa furibonda della Vandeweghe nel secondo set: giocando benissimo, soprattutto con servizio e dritto, scappava via e pareggiava i conti.
COCO STRARIPANTE NEL FINALE
Il match sembrava nuovamente azzurro in avvio di terzo, quando le palle cariche di spin della Errani costringevano la Vandeweghe a colpire fuori dalla comfort zone e commettere un mucchio di errori (alla fine saranno oltre 40). Lottando su ogni palla, Sara si arrampicava sul 4-1 quando iniziava a piovere per la terza volta. Pioggia leggera, da convincere la giudice di sedia a lasciare le giocatrici in campo. Vedendo il loro atteggiamento, tuttavia, sembrava che fosse l’americana a trovarsi in vantaggio. CoCo rideva, salutava la telecamere, sghignazzava quando i maxi-schermi mostravano una bambina danzante. Sara fremeva, era un po’ nervosa, voleva tornare in campo. Al rientro, costretta a servire, la Vandeweghe partiva male e si trovava sul 15-40. Cancellava le palle break con due colpi vincenti e restava in partita. A quel punto riprendeva a giocare benissimo, come in avvio di secondo set. La sua palla viaggiava il doppio e CoCo andava a nozze sulle palle un po’ corte dell’azzurra. Sul 4-4, forse nervosa per le occasioni sciupate, la Errani giocava una brutta smorzata e concedeva all’americana l’ennesimo break. Un bel rovescio incrociato spingeva la Vandeweghe al secondo turno, parziale consolazione dopo la delusione olimpica, dove ha perso subito in doppio e non si era presentata al 100% a causa delle brutta distorsione alla caviglia patita a Stanford. Alla Errani resta il doppio con Carla Suarez Navarro (confermata, dunque, la non intenzione di tornare a fare coppia con la Vinci), poi la stagione sul cemento si chiuderà con New Haven e lo Us Open. Un torneo dove quattro anni fa colse una straordinaria semifinale. E’ bene non dimenticarlo. Mercoledì sarà il turno di Roberta Vinci, numero 6 del draw, impegnata contro la vincente di Pironkova-Kasatkina.
CoCo Vandeweghe (USA) b. Sara Errani (ITA) 4-6 6-3 6-4