E’ scontro tra la WTA e gli organizzatori del torneo di Louisville, la cui prima edizione avrebbe dovuto tenersi la prossima settimana. Il direttore esecutivo Michael Bewley ha chiesto alla WTA di poter raccontare cosa ha portato alla cancellazione. “Ci hanno chiesto di cambiare sede e denaro aggiuntivo”. “Non è vero”, risponde la WTA, ma per ora non si sa se concederà la pubblicazione dei documenti. 

Il combined di Cincinnati è l’ultimo grande torneo di avvicinamento allo Us Open. Tuttavia, prima di Flushing Meadows ci sarà un’altra settimana di tennis. Gli uomini giocheranno a Winston Salem, mentre le donne rifiniranno la preparazione a New Haven. Il calendario WTA avrebbe dovuto proporre anche il neonato torneo di Louisville, annunciato in pompa magna nel giugno 2015. Dopo un anno decisamente tribolato, gli organizzatori ne hanno annunciato la cancellazione, pur mantenendo la speranza di partire nel 2017 (con il benestare della WTA, che ha un gran bisogno di un torneo in quella settimana). Tutto finito? Neanche per sogno. A Louisville si sta vivendo un piccolo dramma, poiché gli sponsor e i possessori dei biglietti (erano già stati messi in vendita e qualcuno li aveva comprati) non sanno come recuperare i loro soldi, poiché la società che organizzava il torneo ha chiuso i battenti. Lo scorso 29 luglio, Michael Bewley, direttore esecutivo di Louisville Professional Tennis (società organizzatrice), ha inviato una lettera ai vertici della WTA per chiedere una deroga dagli accordi di riservatezza. Nella missiva c’era scritto che, fino ad allora, era rimasto in silenzio proprio per rispettare il vincolo. Ma la situazione è diventata insostenibile e Bewley e desiderava essere trasparente con tutti, a partire dai creditori. Ovviamente una copia della lettera è finita nelle redazioni dei giornali locali, che seguono con trepidazione la vicenda, così la WTA non ha potuto negarne l’esistenza. Così come l’esistenza di una clausola di riservatezza. “I contratti standard della WTA contengono vincoli reciproci di riservatezza – ha detto la portavoce WTA Heather Bowler – l’accordo con Louisville conteneva informazioni sensibili e, più in generale, i termini dell’accordo e le strategie commerciali. Detto questo, il dottor Bewley non ha rispettato la clausola perché ha mostrato la lettera con i mezzi di comunicazione”.

“IL TORNEO NON SI GIOCA A CAUSA DELLA WTA”
Il torneo era in programma dal 20 al 27 agosto presso il Louisville Boat Club, ma a giugno è stato cancellato senza dare chiare motivazioni. Tre settimane dopo, la Louisville Professional Tennis ha chiuso i battenti. Tecnicamente, si può dire che sia fallita. Hanno detto che non erano in grado di pagare i creditori, e lo stesso Bewley rimase in silenzio sulla questione dei rimborsi. In tutta risposta, il procuratore generale del Kentucky ha aperto un’indagine per determinare se c’è stata una frode. Giusto qualche giorno fa, l’ufficio della Procura ha invitato i creditori a presentare denunce. “La nostra politica è di non dare informazioni sulle nostre indagini, ma invitiamo tutti coloro che hanno acquistato i biglietti o altri pacchetti a compilare un modulo di reclamo, reperibile presso il nostro ufficio a tutela dei consumatori”. A uno sguardo superficiale, sembrerebbe che qualcuno abbia intascato i soldi pur sapendo che sarebbe stato difficile organizzare il torneo. Bewley non la pensa così e sostiene che il torneo sia fallito a causa della WTA. “La gente deve sapere che la WTA ci ha chiesto di cambiare la sede del torneo e di effettuare un ulteriore deposito per poterlo organizzare, mettendo la LPT in una situazione impossibile” ha scritto nella lettera, ormai di dominio pubblico. “Questa situazione ha messo la società a corto di denaro, nella disperata ricerca di una nuova sede e di nuovi investitori”. Nella lettera, Bewley ha allegato una cronologia degli eventi che hanno portato alla cancellazione del torneo, sviluppati dal gennaio 2015 al giugno 2016. Ha diffuso i pagamenti effettuati dalla LPT alla WTA, tra cui i costi per acquistare la licenza, le tasse e il montepremi. La timeline sostiene che la WTA avrebbe negato i proventi dei diritti TV e ordinato un cambio di sede, spostando il torneo dalla sede prescelta (il Louisville Boat Club), facendo arrabbiare i soci del club, compresi quelli che avevano acquistato pacchetti di biglietti.

SMENTITA DELL’ASSOCIAZIONE GIOCATRICI
Inoltre si scrive che la WTA, ha richiesto, improvvisamente, depositi aggiuntivi che hanno definitivamente svuotato le casse della TPL. L’ultimo episodio risale al maggio 2016, pochi giorni prima della cancellazione ufficiale. “La WTA ci ha annunciato che il torneo sarebbe slittato al 2017, ma ci ha chiesto il pagamento immediato di tutti i soldi”. Ovviamente, la WTA non è rimasta a guardare. Il CEO dell’Associazione Giocatrici, Steve Simon, ha detto che nessuna delle affermazioni di Bewley è veritiera. In particolare, sostiene che non c’è stata alcuna richiesta per modificare la sede e nemmeno di depositi supplementari. Secondo la WTA, la decisione di rinviare il torneo è stata presa dalla LPT in data 13 maggio, e non dalla WTA. “Comportandosi in questo modo, non hanno rispettato l’accordo siglato con la WTA”. Da parte sua, Bewley ha detto che è pronto a trasmettere tutti i dati finanziari ai media se la WTA dovesse annullare la clausola di riservatezza. “Io ho agito in buona fede con la WTA, che però mi ha portato a subire un grave danno economico e in termini di reputazione. Sono consapevole del fatto che anche altre persone ci hanno rimesso del denaro. Proprio per questo voglio rendere totalmente pubblica la contabilità per far capire cosa si è verificato”. Nonostante le richieste dei giornalisti, la WTA non ha ancora fatto sapere se la clausola della riservatezza verrà meno o no. A questo punto, è molto difficile che Louisville (città scelta per la vicinanza geografica con Cincinnati) possa ospitare il torneo dal 2017. E pensare che si era assicurata la licenza per cinque anni…

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