Gli 11 match olimpici non tolgono allo spagnolo la fame di vittorie: nell’esordio a Cincinnati raccoglie un buon successo contro Pablo Cuevas, annullando un setpoint nel secondo set. Il vice-coach Roig ha rassicurato sulle motivazioni del maiorchino, che negli ottavi affronterà Borna Coric, emerso da uno bel match tra “Next Generation” contro Nick Kyrgios.

Non crediamo che Rafael Nadal sia andato a Cincinnati con l’idea di fare punti per conquistare le ATP World Tour Finals, ma prima del suo esordio gliel’hanno fatto dire. E’ un appuntamento importante, ci mancherebbe. E poi è l’unico grande evento che manca al suo palmares (per precise ragioni tecniche e di calendario). Tuttavia, dopo il mare di problemi fisici che lo hanno attanagliato negli ultimi anni, lo spagnolo non è nella condizione di pensare sul lungo termine. Meglio vivere alla giornata, sperando di ritrovare una forma soddisfacente. Non quella che gli ha fatto dominare il tennis negli anni d’oro, ma qualcosa di simile a quella che aveva raggiunto in primavera, con i successi a Monte Carlo e Barcellona. Dopo la parentesi olimpica, tutto sommato felice al di là della finale per il bronzo (persa tra le polemiche), è tornato nel circuito ATP e ha ripreso confidenza con la vittoria dopo quasi tre mesi. L’avversario giustificava un po’ di timore, poiché Pablo Cuevas lo aveva battuto in febbraio a Rio de Janeiro. Invece Rafa è stato bravo a rendere questo match una sfida di routine, imponendosi 6-1 7-6 e gestendo l’ovvia stanchezza dopo gli undici match della scorsa settimana (sei in singolare e cinque in doppio). L’inizio è stato l’ideale, con un Cuevas irriconoscibile e falloso, lontano parente di quello che aveva estromesso Sam Querrey. Ma nel secondo set si è vista una bella partita, con scambi lunghi e ottime soluzioni, da parte di entrambi. Cuevas si è appoggiato a un buon servizio (ha avuto qualche problema soltanto nel settimo game) ed è addirittura arrivato a setpoint, sul 5-4 e 30-40 sul servizio di Nadal. Da parte sua, lo spagnolo ha tenuto la giusta intensità e ha conquistato il tie-break, dove gli errori di Cuevas hanno fatto la differenza (in negativo) rispetto alla stanchezza di Rafa.

BORNA CORIC VINCE IL DERBY DEL FUTURO
“Penso di aver giocato un buon match contro un avversario complicato, specie per un primo turno – ha detto Nadal – dopo le maratone di Rio è una bella vittoria”. Prima di questo match, il suo vice-coach Francisco Roig (che lo accompagna a Cincinnati) aveva rassicurato sulle condizioni mentali di Rafa. Ha detto che ha ancora una gran voglia di vincere e nutre obiettivi importanti. “Se c’è qualcuno in grado di tornare ancora più forte dopo un infortunio, beh, quello è proprio lui”. Rafa metterà alla prova le sue ambizioni già negli ottavi contro Borna Coric. Qualcuno già pregustava un match contro Nick Kyrgios (autore di una clamorosa sorpresa su Rafa a Wimbledon 2014), invece l’australiano ha perso una partita bellissima contro il croato, forse la più bella del torneo. Coric si è imposto col punteggio di 7-6 4-6 7-6, dandoci la conferma di quel che già sapevamo: Kyrgios è molto più divertente, più spettacolare, ma Coric diventerà un grande giocatore, un osso duro per tutti in virtù di una testa monumentale già a 20 anni. E’ stato grande nel terzo set, quando si è fatto riacchiappare dopo aver servito per il match sul 5-3, salvo poi trovarsi in svantaggio 5-2 nel tie-break. Come se non bastasse, ha dovuto cancellare un matchpoint sul 6-5 (male Kyrgios su una seconda del croato), ma poi ha potuto esultare a più non posso. Sapeva che questo match valeva più di altri. Parziale bocciatura per Kyrgios, che dopo le bizze degli ultimi mesi sembrava tornato sulla retta via con il successo ad Atlanta e il buon primo turno contro Pouille. Invece ha devastato tre racchette dopo aver perso il primo set, confermandosi ancora troppo bizzoso. Sarà il terzo scontro diretto tra Nadal e Coric: il bilancio attuale è sull’1-1 in virtù del successo del croato a Basilea 2014 (quando Rafa soffriva di appendicite) e la rivincita di Nadal all’ultimo Us Open.