Tomas Berdych ha raccontato di aver assunto Goran Ivanisevic con l’obiettivo di seguire la strada di Marin Cilic, capace sotto la guida dell’ex campione di Wimbledon di conquistare un torneo del Grande Slam. La prima occasione era proprio lo Us Open, vinto nel 2014 dal ceco, e i presupposti sembravano più interessanti di altre volte, vista la semifinale a Wimbledon e la piccola crisi di Novak Djokovic. Invece, l’attuale numero 8 del mondo dovrà rimandare almeno al 2017 i suoi sogni di gloria, visto che un’appendicite lo obbligherà a saltare il torneo di Flushing Meadows. Come annunciato da lui stesso su Twitter, il problema è saltato fuori a Cincinnati, proprio nel primo torneo sotto la guida di Ivanisevic (e Berdych ha perso da Cilic, scherzi del destino), obbligando il ceco ad anticipare il rientro in Europa per effettuare ulteriori accertamenti e i trattamenti del caso. “Ho bisogno di un po’ di tempo lontano dai campi per recuperare al 100% – ha scritto – ma sono certo che tornerò più forte che mai. Non vedo l’ora di giocare di nuovo il prima possibile”.
Niente Us Open per Berdych, fermato dall’appendicite
Il problema, diagnosticato a Cincinnati, obbligherà Tomas Berdych a rientrare in Europa anzitempo, per accertamenti e riabilitazione. Ha appena assunto Ivanisevic con l’obiettivo di vincere uno Slam: sogno di gloria da rimandare al 2017.