. Da quando a fine giugno è entrato fra i primi 30 del mondo, e poi ha raggiunto il terzo turno a Wimbledon, il diciannovenne tedesco si è un po’ fermato. Nel torneo di casa ad Amburgo ha deluso le attese, perdendo all’esordio contro lo spagnolo Cervantes, poi ha centrato una buona semifinale a Washington, ma nei due Masters 1000 di Toronto e Cincinnati è tornato a mostrare qualche difficoltà, rimediando due sconfitte inattese contro Yen-Hsun Lu e Yuichi Sugita. Passi falsi che ci stanno, per un giovane che quest’anno ha mostrato grandi cose centrando due finali ATP (Nizza e Halle), battendo Roger Federer e sfiorando il successo contro Rafael Nadal, ma forse non è ancora pronto per competere con continuità ad altissimi livelli. L’importante è affrontare i problemi a testa alta, senza buttarsi giù di morale, e continuare a guardare agli aspetti positivi. Un comportamento che sembra aver capito. “Qualche settimana difficile – ha detto in una recente intervista – è normale, non mi preoccupa particolarmente. Ho sempre voluto diventare un giocatore professionista, è già esserci riuscito è un successo. Grazie ai miei risultati mi sono guadagnato il rispetto degli altri tennisti, anche di quelli che stanno nel circuito da tanti anni, e ora il mio obiettivo è di diventare il miglior giocatore possibile. Ho le idee chiare sul mio futuro e so esattamente cosa devo fare per arrivare a esprimere tutto il mio potenziale. Voglio vincere un torneo del grande Slam, e mi sto allenando duramente ogni giorno, più di chiunque altro, per diventare un giorno il numero uno del mondo”.
Zverev non bada alle sconfitte: “voglio uno Slam e il n.1″
Malgrado alcune sconfitte inaspettate da Wimbledon in poi, Alexander Zverev guarda avanti. “Avere delle difficoltà è normale. Ho le idee chiare sul mio futuro e so cosa fare per esprimere il mio potenziale. Per raggiungere i miei obiettivi mi alleno ogni giorno più di chiunque altro”.