“Sì, la nostra potrebbe essere una possibile rivalità per il futuro”. Madison Keys l’ha detto mentre tirava un sospiro di sollievo, dopo aver rischiato di perdere – sul serio! – contro la giovanissima Naomi Osaka, 18 anni e un gran futuro. Se anche non dovesse diventare numero 1, la sua vicenda è troppo affascinante per non renderla una regina del marketing. Nata in Giappone, si è trasferita negli Stati Uniti quando aveva appena 3 anni. Risiede in Florida, anche se il padre è haitiano. Però ha scelto di rappresentare il Sol Levante, la cui federazione le sta dando una grossa mano. Un affascinante mix di razze che ha attirato gli sponsor, che le ronzano attorno come avvoltoi (pieni di quattrini). Per adesso la Osaka gioca bene soprattutto negli Slam (hai detto niente…), ma ha già fatto sapere di voler trasferire questa energia anche negli altri tornei. Sull’Arthur Ashe è stata una bella battaglia, chiusa dalla Keys col punteggio di 7-5 4-6 7-6, ma la rimonta dell’americana è stata quasi miracolosa: sotto 5-1, ha rosicchiato tutto il vantaggio alla giapponese e ha centrato gli ottavi, dove sfiderà Carolina Wozniacki. “Non abbiamo mai giocato contro ma la conosco piuttosto bene. Sarà dura, anche perché lei adora giocare allo Us Open – ha detto la Keys, ancora piuttosto provata – non è stata una delle partite più divertenti della mia vita, ma sapevo che se avessi continuato a lottare avrei avuto una chance”. Eppure, la Osaka è piaciuta per la sua capacità di tenere duro quando il match sembrava ormai terminato.
LA SCOMMESSA DI SERENA WILLIAMS
Dopo l’iniziale equilibrio, nel primo set la Keys giocava un game intelligente e intascava il parziale. Sul 7-5 4-3 sembrava finita, invece a quel punto la Osaka ha intascato otto dei nove game successivi.“Credo che la cosa più importante, in questo torneo, sia stata il non arrendersi mai – ha detto la Keys, a due punti dalla sconfitta anche al primo turno – però voglio migliorare, perché non voglio trovarmi nuovamente in queste situazioni. Non vedo l’ora di giocare un match facile”. Probabilmente non lo sarà contro la Wozniacki, ma il futuro è dalla sua parte. In tempi non sospetti, la Keys ha raccolto la benedizione di Serena Williams. Secondo la numero 1, sarà proprio Madison la giocatrice del futuro. “E’ bello sentirlo dire, specie da Serena. E’ uno stimolo a fare le cose sempre meglio, soprattutto quando al mattino mi devo alzare alle 6.15 per andare ad allenarmi. Per adesso è servito: anche se è una cosa che odio, credo proprio che continuerò a farlo”. Rigenerata dalla cura Hogstedt, questa Keys ha imparato a vincere le partite anche quando non gioca troppo bene. “Ho dovuto scavare parecchio dentro me stessa, ma alla fine credo di aver fatto un buon lavoro”. E magari ha trovato il modo di rilassarsi anche stando lontano dai fornelli. “Adoro cucinare, è uno dei miei hobby preferiti. Mentre sono in giro è dura, ma quando sono a casa mi trovo quasi sempre in cucina”. Con certe aspettative, non avrà nessuna fretta di tornare alla sua abitazione di. Per le leccornie c’è tempo, per lo Us Open no.
Svegliarsi alle 6.15 fa bene a Madison Keys
Miracoloso successo di Madison Keys: sotto 5-1 al terzo contro Naomi Osaka, vince il secondo match a New York dopo essere stata a due punti dalla sconfitta. “Sapevo che se avessi continuato a lottare avrei avuto una chance. Queste vittorie mi fanno capire che svegliarmi alle 6.15 per allenarmi è servito. Continuerà a farlo, anche se non mi piace”. Adesso trova la Wozniacki.