Dura presa di posizione di Mac contro l’australiano, costretto al ritiro durante il match contro Illya Marchenko. “Se non ti va di fare il tennista, dedicati pure a qualcos’altro”. Nick dice di aver avuto fastidi all’anca sin dai primi due turni e attribuisce il problema a un’attività troppo intensa. “Dovrò fare in modo che non accada più”.

Tra le delusioni dello Us Open c’è indubbiamente Nick Kyrgios. L’australiano si è ritirato durante il match di terzo turno contro Illya Marchenko. Un problema al flessore di un’anca destra lo ha convinto a lasciar perdere dopo aver perso il terzo set, sul punteggio di 4-6 6-4 6-1 per l’ucraino. Kyrgios ha spiegato di essere già infortunato durante i primi due turni, e di aver avuto la sensazione di essere stato “investito da un autobus” durante il match contro Marchenko. “Non riesco a muovermi, non riesco a girarmi” diceva al suo angolo. Nel corso della partita, ha dovuto incassare le critiche di John McEnroe. Non è la prima volta che l’ex numero 1 se la prende con Kyrgios: l’anno scorso non aveva gradito la sua tattica contro Murray, poi lo aveva preso di mira anche a Wimbledon. “Se non vuoi fare il tennista professionista fai qualcos’altro – ha detto McEnroe – si è infortunato perché non si allena abbastanza”.

Vinto il primo set, Kyrgios è andato in difficoltà e si è lentamente spento. “Non credo che le cose sarebbero migliorate se avessi continuato a giocare – ha detto – non mi piace ritirarmi durante un match, credo sia la seconda o terza volta che succede. Non è facile, anche perché ho una fiducia tale nel mio gioco che credo di poter vincere anche quando non sto bene. Però mi faceva male l’anca già nei primi due turni, credevo che fosse solo una questione di tempo”. L’infortunio mette in dubbio la partecipazione di Nick al match di Coppa Davis che l’Australia giocherà a Sydney, contro la Slovacchia, i prossimi 16-18 settembre. Nonostante le critiche di McEnroe, Kyrgios ha attribuito l’infortunio all’eccessiva attività. “Devo prendermi più tempo ed essere più diligente con il lavoro fisico per evitare che accada di nuovo”.