Fin da ragazzino sogna di vincere il Roland Garros, come il suo idolo Rafael Nadal, ma c’è da scommettere che Felix Auger-Aliassime si sappia accontentare anche di uno Us Open. Ad appena 16 anni (peraltro compiuti l’8 agosto: stessa data di nascita di Roger Federer), il canadese dalla pelle nera ha azzannato “alla Rafa” il trofeo del singolare juniores dell’Open degli Stati Uniti, aggiungendo un altro step importante alla costruzione di una carriera che potrebbe diventare molto interessante. In Canada, dove festeggiano il secondo Slam junior di fila dopo il successo di Shapovalov a Wimbledon, lo sperano da un po’, almeno da quando nel 2015 il teenager di origini togolesi è diventato il primo tennista del nuovo millennio a entrare nel ranking ATP, e la sua passione per l’ecologia (ne discuteva addirittura in un canale YouTube, parlando davanti alla webcam del pc) contribuì a renderlo un personaggio ancora più interessante. Ora di quei video non c’è più traccia: solo campi da tennis, segno che il giovane Felix sta rispondendo alla grande alla tabella di marcia. Al tanto sognato Roland Garros perse in finale, 8-6 al terzo contro il francese Blancaneaux, a Wimbledon è caduto nei quarti di finale (ma a vinto il doppio), mentre a Flushing Meadows c’è stato spazio solamente per lui. Non ha nemmeno dovuto faticare troppo: ha lasciato un set solo al secondo turno, superando in semifinale il numero uno junior Stefanos Tsitsipas e in una finale lampo (risolta 6-3 6-0) il serbo Miomir Kecmanovic, grande sorpresa del tabellone under 18.
Fra le ragazze, invece, tornano a far festa gli Stati Uniti, che a livello femminile non vincevano uno Slam junior dal 2012, quando a dominare a New York fu Samantha Crawford. Stavolta il merito è della californiana Kayla Day, 17 anni da compiere fra un paio di settimane, che dopo aver vinto il suo primo match Slam in carriera contro Madison Brengle (e poi perso da Madison Keys Keys), è tornata al suo livello abituale, confermando di essere fra i prospetti più interessanti per il futuro. Anche per la teenager originaria di Santa Barbara una finale senza troppa storia contro un’europea, la serba Viktoria Kuzmova, sconfitta 6-3 6-2. Pure la Day sembra una predestinata: è stata numero uno degli Stati Uniti da under 12, 14, 16 e 18, e da lunedì andrà a guidare anche la classifica mondiale juniores. È la quarta americana a vincere lo Us Open under 18 negli ultimi 10 anni, dopo CoCo Vandeweghe (2008), Grace Min (2011) e Samantha Crawford (2012). Curiosamente, sia Auger-Aliassime sia la Day sono arrivati in finale anche nel tabellone di doppio – che a livello giovanile assegna punti per la stessa classifica del singolare – ma hanno perso entrambi. Il canadese, in coppia col connazionale Benjamin Sigouin, ha ceduto per 6-3 7-6 al duo sudamericano composta dal colombiano Juan Carlos Manuel Aguilar e dal brasiliano Felipe Meligeni, nipote di quel Fernando che arrivò in semifinale al Roland Garros 1999. La Day, invece, in coppia con Caroline Dolehide, ha perso una finale tutta a stelle e strisce contro le connazionali Hart/Shibahara, a segno 4-6 6-2 13/11.
US OPEN JUNIORES – Finale singolare maschile
Felix Auger-Aliassime (CAN) b. Miomir Kecmanovic (SRB) 6-3 6-0
US OPEN JUNIORES – Finale singolare femminile
Kayle Day (USA) b. Viktoria Kuzmova (SRB) 6-3 6-2
Auger-Aliassime e Day: la New York in miniatura
Ad appena 16 anni il canadese Felix Auger-Aliassime trionfa allo Us Open juniores, diventando il primo tennista del nuovo millennio a vincere uno Slam under 18. Fanno festa anche gli Stati Uniti, grazie a Kayla Day, che si prende titolo e vetta della classifica ITF.