. Ma niente paura: si tratta di un nome pressoché sconosciuto, che di fatto era già un ex poiché nel 2016 aveva giocato un solo torneo. Si tratta del 21enne sudafricano Joshua Chetty, radiato per aver cercato di corrompere un collega durante un Future a Stellenbosch, in Sud Africa, giocato nel novembre 2015. In quel torneo, Chetty perse 6-2 6-0 al primo turno contro il giovane austriaco Lucas Miedler, allievo di Ronnie Leitgeb e compagno di allenamenti di Gianluigi Quinzi. Il capo d’accusa è semplice: Chetty avrebbe avvicinato un giocatore (la cui identità non è stata resa nota), offrendogli 2.000 dollari per non giocare al massimo un match di singolare, più altri 600 per fare altrettanto in un doppio. Il tennista in questione ha prontamente avvisato la TIU e da lì è partita l’indagine poi risultata fatale a.
I risultati dell’investigazione sono stati sottoposti al Tribunale Anticorruzione: l’auditore Ian Mill QC ha stabilito la squalifica a vita per un giocatore che attualmente è numero 1857 ATP, ma in carriera non era mai andato oltre la 1370esima posizione. Nello specifico, Chetty ha violato due articoli del programma anti-corruzione, quelli che vietano di chiedere e/o sollecitare scarso impegno a un tennista (D.1.e) e offrirgli del denaro per farlo (D.1.g). La squalifica ha effetto immediato e Cherry non potrà più giocare e nemmeno presenziare a un evento tennistico organizzato dagli organi di governo del tennis (ATP, WTA, ITF, tornei del Grand Slam, federazioni affiliate…). Nella sua breve carriera, Cherry ha giocato prevalentemente tornei Futures in Africa e non ha mai nemmeno raggiunto i quarti di finale in un tabellone principale.
Corruzione: squalifica a vita per il numero 1857 ATP
Radiazione per Joshua Chetty, modesto giocatore sudafricano che lo scorso anno offrì soldi a un collega per non impegnarsi al massimo, sia in singolare che in doppio, durante un Future in Sudafrica. Il giocatore ha denunciato il tentativo di corruzione e Chetty, mai tra i primi 1000 ATP, ne pagherà le conseguenze.