La rottura del tendine d’achille è un infortunio piuttosto grave, poiché richiede tempi di recupero molto lunghi. Il lato positivo è che il recupero è totale e si può riprendere l’attività sportiva al 100%. E’ il pensiero che sta dando forza ad Alla Kudryavtseva, buona giocatrice russa che la scorsa settimana ne è stata vittima durante il torneo ITF di San Pietroburgo. La russa, numero 142 WTA in singolare (ma è stata anche 56esima) è stata costretta al ritiro mentre giocava contro la connazionale Irina Khromacheva. La Kudryavtseva ha scelto i social network per informare del problema, spiegando che l’intervento chirurgico si è tenuto venerdì a Londra e i tempi di recupero sono quantificabili in circa 6-7 mesi. E’ interessante l’ultima parte del suo messaggio: “Mi mancherà la competizione: tuttavia, guardando il lato positivo, i ‘social haters’ mi lasceranno in pace”.

L’allusione è a tutte quelle persone, spesso scommettitori, che insultano e minacciano i giocatori dopo una sconfitta che magari ha fatto saltare una scommessa. Classe 1987, la Kudryavtseva aveva avuto un promettente inizio di carriera (si è anche aggiudicata un torneo WTA, a Tashkent nel 2010), ma poi non ha saputo sfondare. Negli ultimi anni, seguita per un periodo anche da Claudio Pistolesi, si è dedicata con grande dedizione al doppio, dove si è aggiudicata otto tornei WTA e ha raggiunto per quattro volte i quarti di finale in uno Slam, oltre a qualificarsi per le WTA Finals 2014 insieme ad Anastasia Rodionova. Attualmente numero 25 del ranking di doppio, quest’anno aveva raggiunto i quarti in Australia (insieme a Vania King) e poi due finali WTA: Birmingham (sempre con la King) e Quebec City (con Alexandra Panova). Alla russa vanno i più sinceri auguri per una pronta guarigione.