Prima il dominio, poi la sofferenza, ma ciò che conta è solo il risultato finale. E quello dà ragione a Roberta Vinci, che ha passato il primo turno del Premier Mandatory di Pechino superando per 6-0 3-6 6-3 la giovane cinese Saisai Zheng, numero 79 del mondo e in gara con una wild card. Il punteggio la dice lunga: primo set dominato e poi battaglia negli altri due, con una Vinci via via meno incisiva. Ha regalato il secondo con un game di servizio da dimenticare sul 3-4, e poi è finita sotto 3-1 nel terzo, ma a quel punto è riuscita di nuovo a far pesare la sua superiorità. Ha recuperato lo svantaggio, pareggiato i conti e poi è andata via, fino a chiudere con un parziale di cinque giochi consecutivi. La vittoria le regala un secondo turno aperto contro la vincitrice del duello (di domani) fra Wozniacki e Vandeweghe, offrendole la possibilità di andare a caccia di punti pesanti, in un torneo dove dodici mesi fa si arrese al secondo turno. Da una possibile qualificazione per le WTA Finals è tagliata fuori (matematica a parte), ma quella di chiudere l’anno il più avanti possibile può essere una discreta motivazione, per garantirsi una delle prime 16 teste di serie all’Australian Open.

A Pechino sono in gara anche gli uomini, per l’ultimo torneo “combined” della stagione. Ben tre gli azzurri al via, anche se l’urna non è stata affatto benevola per Andreas Seppi e Paolo Lorenzi, che hanno pescato rispettivamente la prima e la seconda testa di serie: Andy Murray e Rafael Nadal. Per Fabio Fognini, che in mattinata ha vinto il titolo di doppio a Shenzhen (in coppia con lo svedese Robert Lindstedt), ci sarà invece Viktor Troicki, reduce dalla semifinale a Chengdu.

WTA PREMIER MANDATORY PECHINO – Primo turno
Roberta Vinci (ITA) b. Saisai Zheng (CHN) 6-0 3-6 6-3