. Grande protagonista della prima parte di stagione, l’austriaco aveva giocato troppi tornei, al punto da finire con la lingua di fuori dopo Wimbledon. Un problema all’anca e la stanchezza lo hanno bloccato per qualche settimana, ma poi ha ripreso a giocare a tutto spiano. Allo Us Open è stato costretto al ritiro per un problema al ginocchio destro (era impegnato negli ottavi contro Del Potro), poi si è preso una settimana di pausa. La sua voglia di tennis, tuttavia, lo ha spinto a Metz (dove è giunto in finale, sconfitto da Lucas Pouille) e poi a Chengdu per la prima edizione del torneo cinese. Morale della favola: il problema al ginocchio destro si è riacutizzato. “Ha ripreso a farmi male già al secondo turno – ha detto Thiem – ma spero di riuscire a tenerlo sotto controllo”. Il problema arriva nel momento sbagliato, poiché Thiem è in piena lotta per un posto alle ATP World Tour Finals di Londra.
In questo momento è ancora numero 7 nella Race, ma c’è un Tomas Berdych che spinge duro. L’ATP 500 di Pechino di questa settimana, nonché il Masters 1000 di Shanghai, saranno molto importanti. A Pechino avrà un primo turno molto complicato contro Alexander Zverev (n.24 ATP), reduce dal primo titolo ATP a San Pietroburgo. “Ho iniziato le prime terapie specifiche per dare una mano a Dominic – ha detto il fisioterapista Alexander Stober – per adesso ci limitiamo a lunghe sedute sul lettino di massaggio”. Thiem ha perso nei quarti di Chengdu (si è arreso a Ramos Vinolas) e si è subito recato a Pechino, dove si è detto molto infastidito dallo smog. Consapevole di non essere al 100%, ha deciso di non giocare il doppio. Si era messo d’accordo con Florian Mayer, ma ha preferito lasciar perdere. Il tedesco ha evitato di restare a piedi: giocherà con lo specialista indiano Purav Raja. Nel 2016, Thiem ha già giocato 75 partite.
Thiem, vedi che succede a esagerare?
Problemi fisici per lo stakanovista austriaco: dopo lo Us Open ha ripreso a giocare a tutto spiano e c’è un riacutizzarsi del problema al ginocchio destro che gli era già stato fatale a New York. Si è ugualmente recato a Pechino, dove però non giocherà il doppio. Intanto ha iniziato le prime terapie con il fisioterapista Alexander Stober.