L’assenza di Novak Djokovic al torneo ATP di Pechino fornisce ad Andy Murray una buona chance per avvicinarsi al numero 1 ATP. Sbarcato in Cina, lo scozzese ha ammesso che l’attacco alla leadership rientra tra i suoi obiettivi. La sconfitta nei quarti allo Us Open per mano di Kei Nishikori ha un po’ complicato le cose, tenendo conto che Djokovic è arrivato in finale. In questo momento, l’ATP Race (la classifica che tiene conto dei soli risultati stagionali) vede Djokovic a quota 10.240 punti, con Murray fermo a 8.185. La distanza sembra incolmabile, ma in realtà ci sono ancora tanti punti in palio. Da qui a fine stagione, Murray giocherà due ATP 500 (Pechino e Vienna) e due Masters 1000 (Shanghai e Parigi Bercy), senza dimenticare le ATP World Tour Finals, che mettono in palio la bellezza di 1.500 punti per il vincitore imbattuto. Insomma, esiste un buon margine. Magari non per fine 2016, ma l’inizio del 2017 potrebbe essere decisamente favorevole ad Andy (sconfitto da Djokovic nella finale dell’ultimo Australian Open).
“Salire al numero 1 ATP è certamente un obiettivo – ha detto Murray – ogni giocatore che si è avvicinato al traguardo vorrebbe farcela. Io non ci sono mai arrivato e vorrei riuscirci. Per me è una motivazione”. Reduce dalla delusione in Coppa Davis, dove ha perso da Juan Martin Del Potro un match poi risultato decisivo, si è fermato per qualche giorno. Ne aveva bisogno dopo l’iperattività di metà stagione, che gli ha regalato un bilancio di 41 vittorie e 4 sconfitte da Madrid in poi. “Dovevo recuperare, rinfrescarmi un po’. Non mi sono allenato molto prima di venire qui, non mi metto troppa pressione. Ho bisogno di qualche buon allenamento e di adattarmi alle condizioni. Sarà importante vincere il primo turno, poi potrò pensare di andare avanti nel torneo”. Il suo primo avversario sarà il nostro Andreas Seppi in un match previsto nella mattinata italiana di martedì. A parte Pechino, Murray è comunque ottimista per il finale di stagione, dove peraltro non avrà l’impegno extra della Coppa Davis. “Non ci sono ragioni per cui io non possa terminare bene l’anno, specie se mantengo forma fisica e motivazione”.
Murray e quel sogno chiamato numero 1 ATP
Anche se non si è allenato molto dopo la sconfitta in Coppa Davis, Andy Murray è il primo favorito all’ATP 500 di Pechino. “Diventare numero 1 del mondo è un obiettivo, credo che ogni top-player voglia riuscirci almeno una volta. Per me è una motivazione”. Il finale di stagione potrebbe servirgli per avvicinarsi a Djokovic. Nella capitale cinese, intanto, esordisce contro Seppi.