Un infortunio al gluteo sinistro blocca Kei Nishikori a Tokyo, uno dei tornei più importanti del suo calendario. “E’ avvenuto tutto all’improvviso, sono un po’ preoccupato perché non mi era mai successo. Non credo che abbia a che fare con i miei precedenti infortuni”. E’ l’ennesima testimonianza di come la carrozzeria del giapponese non sia all’altezza del motore.

Se c’era un torneo dove Kei Nishikori non avrebbe voluto farsi male, beh, era proprio il Rakuten Open di Tokyo, ma ancora una volta la sua carrozzeria di cristallo lo ha messo KO. E così il sogno di vincere per la terza volta (dopo i successi nel 2012 e 2014) si è infranto per un infortunio alla parte bassa della schiena, avvenuto improvvisamente durante il match contro Joao Sousa. Il giapponese era avanti 3-0 ma si è dovuto ritirare quando era ancora in vantaggio 4-3, dopo appena 40 minuti. “E’ molto deludente doversi ritirare, anche perché stavo giocando molto meglio rispetto al primo turno – ha detto Nishikori – il dolore è arrivato all’improvviso. Per me è piuttosto allarmante perché non mi era mai successo niente di simile”. L’infortunio è avvenuto sul 2-0 Nishikori, 30-40 e servizio Sousa. “E’ stato uno scambio piuttosto lungo, poi quando lui ha tirato un pallonetto ho fatto un passo sbagliato e ho avvertito qualcosa”. Subito dopo essere uscito dal campo, Nishikori si è incontrato con il medico del torneo. “Stiamo cercando di capire cosa sia successo, mi hanno detto è che dovrebbe essere un problema al gluteo sinistro. Ovviamente non posso ancora dire se sarò a Shanghai, ho bisogno di avere tutte le informazioni del caso”.

Secondo Nishikori, l’infortunio potrebbe essere la conseguenza della fatica e dello stress accumulati nelle ultime settimane. Curioso, tenendo conto che dopo lo Us Open aveva giocato solo un match di doppio, in Coppa Davis, dove aveva rinunciato al singolare proprio per motivi precauzionali. “In effetti ero arrivato a Tokyo dopo un po’ di riposo e mi sentivo pronto. Non mi sembra che questo problema abbia a che fare con gli infortuni già avuti nel corso dell’anno. Che dire, spero di farcela per Shanghai”. Ancora una volta, dunque, il fisico si conferma il punto debole del giapponese. Fortissimo sulla singola partita, può davvero battere chiunque (e infatti ha battuto chiunque), ma la sua fragilità gli ha impedito di vincere quanto avrebbe meritato. A quasi 27 anni di età, sarà difficile cambiare qualcosa. Nei quarti di Tokyo, dunque, ci va il portoghese. Il suo prossimo avversario sarà David Goffin. Tra gli altri match, si segnala l’exploit di Gilles Muller: il lussemburghese ha superato Tomas Berdych, reduce dal successo a Shenzhen.