Elina Svitolina completa il tris: dopo Serena Williams a Rio de Janeiro e Garbine Muguruza a Tokyo, fa fuori anche Angelique Kerber a Pechino, mostrando nervi saldi nei momenti decisivi. Negli ultimi due mesi la22enne ucraina ha battuto tutte le vincitrici Slam di quest’anno, superando per due volte la numero 1 WTA. Possibile non sia mai andata oltre la 14esima posizione? Salutano il China Open anche Pliskova e Halep.

A meno che Serena Williams non decida di presentarsi alle WTA Finals di Singapore, resteranno tre le giocatrici capaci quest’anno di battere tutte le vincitrici Slam della stagione. I nomi di Victoria Azarenka e Karolina Pliskova non sorprendono, mentre il terzo sa proprio di “intrusa”, visto che in carriera Elina Svitolina non è mai andata oltre la 14esima posizione della classifica. Eppure dalle Olimpiadi in avanti la 22enne ucraina sembra aver trovato una marcia tutta nuova e quando incontra le big si trasforma in un’altra giocatrice. A Rio de Janeiro ha fatto fuori Serena Williams, aiutata dai 50 errori della statunitense, a New Haven si è regalata la prima finale in un Premier, a Tokyo ha battuto Garbine Muguruza e a Pechino ha completato il tris, superando per 6-3 7-5 la neo numero uno del mondo Angelique Kerber. La tennista di Brema paga la fatica per i ben 35 incontri giocati da inizio giugno, già sottolineati nel corso della settimana cinese, ma la Svitolina è stata semplicemente perfetta. Ha messo in difficoltà la tedesca giocando un tennis piatto, senza cercare particolari angoli, e soprattutto si è rivelata più forte nella battaglia di nervi, uno dei terreni preferiti della stessa Kerber. Al servizio sul 5-3 del primo set ha vinto un game eterno da oltre dieci minuti, salvando la bellezza di sei palle-break, e nel secondo ha cancellato con agio l’iniziale svantaggio di 0-3, andando a vincere nuovamente al fotofinish. Sul 5-5 ha strappato la battuta ad “Angie”, e nel game seguente ha chiuso i conti, passando indenne anche da due match-point sciupati. “Ho solo cercato di mettere in campo più prime di servizio possibile – ha detto la tennista di Odessa nell’intervista a fine match –, e stare attentissima su ogni palla. Ero sempre concentrata sul prossimo colpo da giocare”.



L’ORA DELLA SVOLTA?
Quello della Svitolina è un caso molto curioso: come è possibile che una giocatrice capace di certi successi non riesca nemmeno ad avvicinarsi alle prime 10? Per provarci sul serio a inizio anno ha anche assunto come consulente speciale Justine Henin, affiancata al coach Iain Hughes, ma oggi è numero 19, proprio come alla fine dello scorso anno. Ha vinto il suo quarto titolo a Kuala Lumpur, ma non ha saputo ripetere i quarti del Roland Garros 2015, riuscendo a tirarsi su solo nelle ultime settimane. Il braccio c’è, ma probabilmente le manca un po’ di convinzione, quella che solo le vittorie di spessore possono trasmettere. Nell’ultimo mese se n’è presa una via l’altra, gettando le basi per un assalto alle top-10 che sembra doveroso. Magari non diventerà numero uno del mondo e vincerà uno Slam come le capitò da under 18, ma una che batte Williams, Kerber e Muguruza nel giro di due mesi non può accontentarsi di un posto fra le prime 15. L’ha agguantato con il passaggio ai quarti di finale sui campi dell’Olympic Tennis Centre, e non lo migliorerà nemmeno in caso di un clamoroso titolo, ma intanto può provare ad andare più avanti possibile, partendo dalla prossima sfida con Daria Gavrilova: non proprio l’avversaria peggiore da sfidare per un posto in semifinale in un Premier Mandatory. Nel frattempo, al China Open è caduta anche l’altra finalista dell’ultimo Us Open, la ceca Karolina Pliskova, sconfitta per 6-1 3-6 7-6 da una Johanna Konta super motivata, che sogna una qualificazione in extremis per le WTA Finals di Singapore. Le darà una mano il tabellone, visto che ai quarti trova la cinese Shuai Zhang, passata 6-0 6-3 su un’irriconoscibile Simona Halep.

LA SCHEDA WTA DI ELINA SVITOLINA
LE TRE IMPRESE DELL’UCRAINA: WILLIAMSMUGURUZAKERBER

WTA PREMIER MANDATORY PECHINO – Ottavi di finale
Elina Svitolina (UKR) b. Angelique Kerber (GER) 6-3 7-5
Daria Gavrilova (AUS) b. Caroline Garcia (FRA) 6-4 6-3
Alizé Cornet (FRA) vs Yaroslava Shvedova (KAZ) rimandato a venerdì
Agnieszka Radwanska (POL) b. Caroline Wozniacki (DAN) 6-3 6-1
Johanna Konta (GBR) b. Karolina Pliskova (CZE) 6-1 3-6 7-6
Shuai Zhang (CHN) b. Simona Halep (ROU) 6-0 6-3
Madison Keys (USA) b. Svetlana Kuznetsova (RUS) 7-6 6-2
Petra Kvitova (CZE) b. Garbine Muguruza (ESP) 6-1 6-4