Vincendo il Challenger di Stockton, il baby Frances Tiafoe entra tra i top-100 ATP. “Che bello, mi renderà la vita più facile”. Potrebbe essere premiato durante il Masters come più giovane tra i top-100, ma non si ferma qui: è in tabellone a Fairfield. “Per fortuna ci sono tanti giovani americani di livello, così la pressione è distribuita su tutti”.

A 18 anni e 8 mesi di età, Frances Tiafoe è il primo giocatore nato nel 1998 ad entrare tra i top-100 ATP. Lo ha fatto in grande stile, vincendo il Challenger di Stockton. In una finale tutta americana, sotto il sole della California, ha battuto Noah Rubin e lasciando una sensazione molto chiara al pubblico dell’Eve Zimmerman Tennis Center: hanno visto il futuro. Un futuro che potrebbe essere molto luminoso per il tennis americano. Già vincitore a Granby, Tiafoe è il secondo teenager statunitense a vincere due Challenger nello stesso anno: l’ultimo era stato Taylor Fritz, giusto dodici mesi fa. “E’ una sensazione incredibile, i top-100 ATP sono un obiettivo che sogni e lavori duramente per raggiungere. Quest’anno vorrei giocare ancora un paio di tornei e sono contento di farlo con questo ranking. Non potevo chiedere di meglio, adesso potrò giocare i tornei del Grande Slam. Questo rende la vita più facile e non c’è bisogno di giocare troppi tornei”. Tiafoe gioca a tutto campo e non disdegna qualche serve and volley per finire rapidamente i punti. E ogni tanto si diletta a giocare il dritto in slice.

Il 2016 è stato l’anno della svolta per l’americano: non solo ha giocato a Indian Wells e al Queen’s, ma per poco non batteva John Isner allo Us Open. Insomma, il ragazzo del Maryland (con il papà della Sierra Leone, ex custode di un tennis club) sembra pronto per giocare a certi livelli. E poi battere Rubin è stata una bella soddisfazione, poiché ci aveva perso da junior. “Era un po’ nervoso, non ha espresso il suo miglior tennis, ma io sono stato bravo a mettergli pressione”. A proposito di pressione, Tiafoe ha deciso di mettersene ancora: questa settimana giocherà a Fairfield, dove è la prima testa di serie. “Significa molto essere una potenziale star – ha detto – ma è positivo che ci siano tanti altri giovani americani in rampa di lancio, questo mi evita di avere troppa pressione. Questo gruppo mi piace, forse un giorno saremo tutti tra i primi 20-30 ATP come gli americani erano abituati”. Nel frattempo ha la speranza di essere premiato a Londra, durante le ATP World Tour Finals, come più giovane tra i top-100 ATP. Lo scorso anno il premio andò ad Alexander Zverev, e gli ha certamente portato fortuna. Tiafoe ha ottime chance di emularlo. E, chissà, fare grandi cose nel 2017. Con la possibilità di giocare il Masters Under 21 a Milano….

La finale del Challenger di Fairfield