Tornata a giocare dopo una lunga assenza e una delicata operazione alla schiena, Shuai Peng ha pensato al ritiro ma ha scelto di andare avanti. A Pechino ha avuto buone sensazioni. “Mi avevano dato il 50% di chance di poter andare avanti, gli amici mi suggerivano di lasciar perdere. Ma io non ho mollato e ora farò del mio meglio”.

Il China Open di Pechino ha riproposto su buoni livelli la simpatica Shuai Peng, protagonista di un 2016 difficile dopo la delicata operazione alla schiena cui si è sottoposta l’anno scorso. La lunga assenza, tuttavia, le ha fatto apprezzare alcuni aspetti di vita al di fuori del tennis. Anche in virtù di questo, la ex semifinalista dello Us Open (e due volte semifinalista al China Open) non ha ancora stabilito il suo futuro nonostante il successo su Venus Williams (e quello sfiorato contro Caroline Garcia). Era scesa al numero 664 WTA, ma adesso la tendenza è finalmente positiva: il nuovo ranking la vede in 182esima posizione. “La cosa più importante, tuttavia, è restare in forma e in buona salute, altrimenti non potrò proseguire la mia carriera”. Il punto di svolta è stata l’operazione: dopo l’intervento, i medici le avevano detto che le chance di tornare a giocare erano intorno al 50%. In virtù dei rischi che avrebbe corso, parenti e amici le avevano consigliato di lasciar perdere. Ma lei ha deciso di concedersi almeno un’ultima chance. “Avevo quasi 30 anni e nessuno mi aveva garantito la possibilità di tornare dopo l’operazione. C’era il rischio che mi facessi male di nuovo, ma ho ugualmente voluto sottopormi all’intervento”.

L’approccio alla vita (e al tennis) di Shuai è diventato filosofico: “La vita è piena di sfide e di incertezze, ma questa è davvero speciale. Mi sono dedicata al tennis per oltre 20 anni, ho sacrificato la mia gioventù, tanto tempo e mille energie per rendermi conto di dove avrei potuto arrivare”. Un guaio alla schiena non avrebbe mai potuto fermarla, dopo che all’età di 13 anni si era sottoposta a un delicato intervento al cuore per risolvere un difetto congenito. L’ha avuta vinta lei, e dopo un paio d’anni è passata professionista. Nel 2005 è diventata numero 31 WTA, all’epoca miglior classifica mai raggiunta da una cinese, poi si è spinta al numero 14 e un paio d’anni fa ha raggiunto le semifinali allo Us Open. E’ stata ancora più forte in doppio, dove si è aggiudicata un paio di Slam insieme a Su-Wei Hsieh, giocatrice di Taiwan (tra l’altro si sono date qualche frecciata per ragioni politiche (una volta la Peng disse che Taiwan non era una nazione). “Dovessi ritirarmi, intraprenderò una vita normale. Forse avrò una famiglia e dei figli. Sarebbe tutto un altro modo di vivere, ma sono contenta della mia decisione di andare avanti. Adesso va tutto bene, non credo che raggiungerò i livelli di un tempo, ma farò del mio meglio”.