La vittoria a Pechino ha consentito ad Andy Murray di accorciare le distanze da Novak Djokovic. I due sono separati da circa 1.600 punti e Shanghai può essere una buona occasione per vederli uno contro l’altro, come peraltro non accade dalla finale del Roland Garros. Negli ultimi quattro mesi, l’impressione è che il rendimento dello scozzese si sia sensibilmente avvicinato a quello di Nole. Uno scontro diretto sarebbe utile a capirci qualcosa, poiché Nole ha vinto 13 degli ultimi 15. Nonostante il buon momento di forma e il successo pechinese, Andy ha avuto modo di lamentarsi. Il numero 2 ATP ha inviato un reclamo formale all’ATP perché le telecamere hanno indugiato sui suoi appunti a bordo campo, sui quali c’erano alcune indicazioni tattiche per il match contro Dimitrov. A suo dire, la TV ha violato la sua privacy. Non è la prima volta che accade: anche per questo ha preso l’abitudine di nasconderli dentro la borsa. Era già successo lo scorso anno a Rotterdam, quando un cronista olandese aveva fotografato il foglietto e l’aveva pubblicato su Twitter. Da allora Andy ci sta attento, ma la precauzione non ha scoraggiato il regista: un cambio di campo gli è stato fatale e tutto il mondo ha potuto leggere le sue frasi. Niente di particolare, solo accorgimenti tattici e motivazionali. Secondo i media inglesi, alcune frasi potrebbero essere utilizzare dai suoi rivali per cercare (e magari scovare) i suoi punti deboli. Ci sembra una tesi quantomeno coraggiosa. Ma cosa c’era scritto nel foglio A4 di Murray?
“Attacca la sua seconda palla”
“Non lasciarlo comandare con il dritto”
“Quando gioca lo slice sul tuo dritto, assicurati che ci sia qualcosa su quella palla”
“Apri il campo sul suo dritto”
“Resta calmo e respira”
Niente di particolare, però il nervosismo di Andy è comprensibile. Non ne ha parlato subito, ha aspettato di arrivare a Shanghai per esprimere il suo punto di vista. “Non mi piace quando indugiano sulla mia borsa, perché ci sono appunti personali – ha detto – infatti provo a coprirli perché vorrei che restassero per me. Non sono cose scritte per essere viste da tutti, altrimenti li appenderei in bella mostra sulla sedia dell’arbitro. Mamma Judy si è schierata a favore del figlio, parlando di una “spregevole invasione della privacy”. Chissà come si comporteranno i registi dopo questo mini-sfogo. Già vincitore su Steve Johnson, a Shanghai troverà la stellina Lucas Pouille, già battuto agli Internazionali BNL d’Italia. Match complicato, anche se lui guarda oltre. “Ho una chance per avvicinarmi a Novak, ma non so quanto sia grande. Ovviamente lui vincerà un buon numero di partite da qui a fine anno. Io farò del mio meglio, gli ultimi mesi sono stati i migliori della mia carriera e mi sforzerò al massimo per avvicinarmi al numero 1. Se non ce la farò, pazienza: però ho il dovere di provarci in ogni modo”.
Rabbia Murray: “La TV non deve spiare i miei appunti”
Lo scozzese si arrabbia per quanto accaduto a Pechino: le telecamere hanno sbirciato il foglio dove c’erano una serie di indicazioni tattiche e motivazionali. “Si tratta di faccende private, se volessi che si leggessero le appenderei sulla sedia dell’arbitro. Infatti provo a nasconderle”. Intanto promette battaglia per avvicinarsi al numero 1 ATP.