Il “tank” contro Mischa Zverev al Masters 1000 di Shanghai è stata solamente l’ennesima bravata di Nick Kyrgios, ma a forza di tirarla la corda si spezza. Il video del suo totale disinteresse per il risultato ha fatto di nuovo il giro del mondo, e l’ATP non l’ha affatto presa bene: inaccettabile che una delle sue stelle del futuro, continuamente portate in copertina dalla campagna NextGen, si comporti in un certo modo. Così, per una volta, ecco il pugno duro da parte dell’associazione, che valutando anche i vari comportamenti sopra le righe del passato ha deciso di smettere di chiudere un occhio. Alla multa di 16.500 dollari ricevuta “on site” a Shanghai, quando i supervisor del torneo hanno sanzionato l’australiano per scarso impegno (10.000), insulti a uno spettatore (5.000) e condotta antisportiva (1.500), ecco aggiungersene una seconda di 25.000 dollari, ma soprattutto una sospensione dal circuito ATP per un totale di otto settimane di tornei, per aver tenuto una “condotta contraria all’integrità del gioco”. Lo stop, annunciato dall’ATP in mattinata, è effettivo proprio da oggi, ma fortunatamente per Kyrgios verrà ridotto a tre settimane qualora il giocatore fosse disposto a seguire un piano di recupero sotto la guida di uno psicologo dello sport, o comunque un percorso approvato dall’ATP. A quel punto, l’australiano sarebbe comunque obbligato a saltare tutta la parte finale del 2016 (rientrerebbe il 7 novembre, la stagione “regolare” termina il 6 con la finale di Parigi-Bercy), ma non dovrebbe rinunciare anche ai primi due tornei del 2017: Brisbane e Sydney, nella sua amata stagione australiana.
L’ATP ha spiegato che l’annuncio odierno completa le investigazioni sull’incontro, dopo che al termine dei procedimenti effettuati sul posto era stato stabilito che fossero necessari ulteriori approfondimenti, anche a causa dei commenti dello stesso Kyrgios nella conferenza stampa post-match. Non si è fatta attendere la replica dell’australiano, che tramite il suo sito ufficiale ha colto l’occasione per scusarsi una volta di più con gli appassionati cinesi. “La stagione è stata lunga e ho combattuto tanti infortuni e tante sfide – ha scritto Nick in una nota. I tornei asiatici sono stati molto difficili per la vittoria a Tokio e i continui viaggi, e a Shanghai il mio corpo non ce l’ha più fatta, fisicamente e mentalmente. Ma non è una scusa, e per questo voglio chiedere perdono agli spettatori, ai tifosi e agli organizzatori. So bene quanto i fans siano importanti per il successo del nostro sport, gli dedico sempre molto tempo e la loro energia mi motiva a dare il massimo. Rimpiango che il mio anno debba finire così e che non avrò la chance di continuare a lottare per le ATP Finals, che per me erano un obiettivo importante (in realtà proprio a Shanghai ha detto che non gliene importasse nulla, ndr). Capisco e rispetto la decisione dell’ATP e utilizzerò questo tempo per migliorare dentro e fuori dal campo. Sono sinceramente dispiaciuto e non vedo l’ora di tornare nel 2017”. Nessun accenno, da parte sua, alla possibilità di farsi scontare la pena visitando uno psicologo dello sport, ma la conferma è arrivata da un breve comunicato di Tennis Australia sull’argomento. “La salute e il comportamento di Nick sono una priorità – si legge – e l’ATP ha offerto di ridurre la pena proponendo un programma con dei consigli di un professionista, che Nick ha accettato“.
Pugno duro: squalifica ATP per Nick Kyrgios
Secondo l’associazione, nel suo match contro Mischa Zverev a Shanghai l’australiano ha tenuto una “condotta contraria all’integrità del gioco”. Arrivano altri 25.000 dollari di multa, oltre ai 16.500 già ricevuti, ma soprattutto uno stop di otto settimane dai tornei. Riducibili a tre (le ultime del 2016) se sarà disposto a partecipare a un piano di recupero con uno psicologo dello sport.