La vicenda di April Liu, giovane appassionata cinese che adora Rafa Nadal. Lo ha scoperto nella mitica finale di Wimbledon 2008 e da allora non si perde un match. Gira per il mondo e ha studiato lo spagnolo per poter comunicare meglio con lui. “Non lo tifo per le sue vittorie, ma per la capacità di non arrendersi mai”.

Internet ha aperto sentieri totalmente nuovi. Un tempo c’erano i fans club, le lettere, le redazioni delle riviste utilizzate come fermo posta. Oggi è tutto più facile, forse troppo, ma le storie non mancano. Ed è molto affascinante quella di April Liu, giovane ragazza di Shanghai che è totalmente innamorata di Rafa Nadal. “Bella forza – direte – chissà quante tifose del genere avrà”. Vero, ma quante ne hanno fatto una ragione di vita? Quante girano il mondo in solitario per seguirlo dal vivo, provando anche a imparare lo spagnolo? Il colpo di fulmine è scattato il 6 luglio 2008, quando April ha visto la leggendaria finale di Wimbledon vinta dallo spagnolo su Roger Federer. Per intenderci, una partita su cui è stato scritto un libro. “Cinque set, cinque ore, l’hanno dovuta sospendere a causa della pioggia…mi impressionò molto, tutti pensavano che avrebbe vinto Federer, invece l’ha spuntata Rafa. Da allora, sono diventata una sua tifosa”. Parole pronunciate la scorsa settimana, durante il Masters 1000 di Shanghai, dove è stata intervistata da EFE, la più importante agenzia di stampa spagnola. Shanghai non ha mai dato grosse soddisfazioni a Nadal, ma stavolta è andata peggio del solito: KO contro Troicki e tanti dubbi se fermarsi oppure tornare direttamente l’anno prossimo. Ma April era presente, con tanto di bandiere spagnole (per sé e per le amiche) più una delle Isole Baleari. Quest’ultima l’ha comprata a Palma de Maiorca. Inutile domandarsi come mai ci sia andata. “Prima del 2008 non ero molto appassionata di tennis, ma quella finale di Wimbledon mi ha fatto capire che Rafa era un grande giocatore, ostinato, in grado di poter vincere anche in un mondo dominato da Roger Federer”.





L’INIZIATIVA BENEFICA
La ragazza è stata una tifosa “normale” per un paio d’anni, poi ha deciso di iniziare a studiare lo spagnolo in modo da poter comunicare con lui quando sarebbe tornato in Cina. In questo senso è stata aiutata da una borsa di studio del governo spagnolo, grazie al quale è potuta recarsi in Spagna e seguire dal vivo anche alcune esibizioni di Nadal, sia a Palma de Maiorca che a Barcellona. Come se non bastasse, quest’anno si è recata a Rio de Janeiro per sostenerlo in occasione dei Giochi Olimpici. Le è andata abbastanza bene, visto che l’oro in doppio ha addolcito la delusione per il quarto posto in singolare. “Ho pensato che fosse la sua ultima Olimpiade e non l’ho voluta perdere”. La Liu è a capo di un gruppetto di tifose, alle quali ha insegnato i rudimenti del tifo nadaliano, ad esempio “Vamos Rafa”, oppure “tranquilo” e “animo” quando la partita non va troppo bene. Una passione a 360 gradi, simboleggiata dalla sua foto-sfondo su Wechat (il programma di messaggistica più utilizzato in Cina, un po’ come Whatsapp da noi) dove compare una sua immagine con Nadal, circondata da un cuore di fiori. “Mi piace la sua capacità di non arrendersi, il suo dare tutto fino all’ultimo punto. Inoltre tratta molto bene i fans, non rifiuta mai le richieste di foto e autografi. I risultati passano in secondo piano: non ci piace per le vittorie, ma per la sua capacità di sforzarsi al massimo in ogni partita. Questo è sufficiente”. Il gruppo di tifose si chiama “Lafa Nadaer” e quest’anno ha addirittura organizzato una raccolta fondi benefica per piantare alcuni alberi in una zona desertica della Cina. E a Pechino, dopo aver tradotto il certificato, lo hanno fatto sapere a un orgoglioso Rafa. Chissà se Nadal riuscirà a regalare loro ancora qualche gioia “pesante”…