Chi di solidità ferisce, di solidità perisce. Si possono riassumere così le prime due uscite alle WTA Finals di Singapore della rumena Simona Halep. Perfetta all’esordio ad approfittare dei troppi errori gratuiti di Madison Keys, ma poi a suo volta fallosissima nel secondo match contro Angelique Kerber. Con la differenza che la statunitense sbagliava perché il suo gioco ha un coefficiente di difficoltà altissimo, mentre la Halep di solito vince (anche) perché commette meno unforced delle avversarie. Ma stavolta la tennista di Costanza è incappata nella classica giornata no, e un duello potenzialmente scoppiettante si è trasformato in un 6-4 6-2 senza troppa storia, se non per un primo set che ha rischiato di ribaltarsi dopo un avvio di stampo tedesco. Da quando è salita in vetta alla classifica WTA (e proprio oggi è stata premiata per il risultato, visto che nessuna potrà superarla da qui a fine anno), la Kerber non ha ancora vinto un torneo, e negli ultimi appuntamenti pre-Masters sembrava decisamente a corto di energie, perse nella lunghissima rincorsa al primato di Serena Williams. Invece, a quanto pare ha conservato un piccolo serbatoio da consumare a Singapore, per chiudere in bellezza la miglior stagione della sua carriera. Ha giocato un match splendido domenica contro la Cibulkova, e si è ripetuta a due giorni di distanza, chiudendo in un’ora e 22 minuti un incontro non indimenticabile, ma perfetto per mettere un piedi e mezzo in semifinale. Potrebbe anche esserle sufficiente: se la Cibulkova dovesse battere Madison Keys (prossima avversaria della tedesca) il match in arrivo sarebbe del tutto ininfluente ai fini del passaggio del turno.
SEMIFINALE QUASI GARANTITA
Come accennato, la Halep paga un match ricchissimo di errori, ben 35, cifra elevatissime per una col suo tennis. Eppure, nel primo set le è bastato un attimo di lucidità per recuperare da 1-3 a 4-3, con palla-break per il 5-3. Ma è stata solamente un’illusione, l’ultima di un incontro diventato presto a senso unico. La Kerber ha tenuto la battuta, e poi ha messo il turbo vincendo altri quattro giochi di fila, fino a salire 6-4 2-0. A quel punto la Halep ha provato ad alzare il livello, e in realtà ci è pure riuscita prendendosi tanti rischi, ma l’equilibrio non si è spostato di una virgola. Nemmeno la gran parte del pubblico schierata dalla sua parte è bastata ad aiutarla a riaprire l’incontro, perché la Kerber è cresciuta a sua volta, contrastando la maggiore aggressività della rivale con una difesa stupenda. In tutto il set ha commesso appena tre errori non forzati, meno di un quarto rispetto ai 13 (tanti) del primo parziale, e game dopo game è volata fino al 5-2 40-15. Sembrava finita, invece la Halep ha giocato due punti splendidi trovando altrettanti colpi vincenti, e poi si procurata due palle-break. Ma la 28enne di Brema ha restituito il dispetto cancellandole e salendo nuovamente a match-point, e finalmente è riuscita a chiudere, con un pizzico di fortuna. La Halep, infatti, ha cercato una risposta vincente che è parsa buona al giudice di linea, all’arbitro, al pubblico e forse pure alla Kerber stessa, la cui faccia sembrava dirla fin troppo lunga. Ma la tedesca si è rivelata astuta chiedendo comunque l’intervento di occhio di falco, che invece ha giudicato lungo il rovescio della rumena, consegnando ad “Angie” una nuova vittoria e la testa del Gruppo Rosso, soffiata proprio alla Halep. La matematica non le garantisce (ancora) la semifinale, ma nella storia delle WTA Finals non è mai capitato che una giocatrice le abbia mancate dopo aver vinto i primi due match del round robin. La tedesca può dormire sonni tranquilli.
WTA FINALS SINGAPORE – Gruppo Rosso (Day 2)
Angelique Kerber (GER) b. Simona Halep (ROU) 6-4 6-2
GLI HIGHLIGHTS DELL’INCONTRO KERBER-HALEP
LA KERBER AL PORSCHE CENTER DI SINGAPORE
“Angie” ha ancora energie. E vuole chiudere in bellezza.
Simona Halep, tanto brava all’esordio a Singapore a raccogliere i troppi errori di Madison Keys, riceve lo stesso trattamento da Angelique Kerber. La numero uno del mondo sembra aver conservato un po’ di energie per chiudere l’anno alla grande, ma la rumena le ha dato una mano regalando match (e probabile qualificazione) con 35 gratuiti.