Per tutto lo svolgimento della Kremlin Cup, l’ucraina è stata oggetto di insulti e minacce via internet. “Di solito queste cose succedono dopo una sconfitta e non mi preoccupano, ma stavolta è stata dura essere presa di mira addirittura prima di scendere in campo. Non so se tornerò a Mosca”. La WTA tranquillizza sulle misure di sicurezza.

Non poteva finire peggio la stagione di Elina Svitolina. Ad amareggiarla non è stata la sconfitta contro la Kuznetsova alla Kremlin Cup di Mosca, ma il modo in cui è stata trattata. L’ucraina è stata vittima di pesanti minacce online, anche di morte. Di solito avviene quando uno scommettitore è deluso per la sconfitta del tennista su cui aveva puntato. Stavolta c’è il sospetto che c’entri la nazionalità della Svitolina, ucraina, in un periodo in cui i rapporti tra Mosca e Kiev non sono proprio idilliaci. “Non mi era mai successa una cosa del genere – ha detto la Svitolina – di solito queste cose accadono dopo una sconfitta, ma mai prima di scendere in campo. E’ stata una settimana da incubo: anche dopo la mia prima conferenza stampa, alla vigilia del torneo, ho iniziato a ricevere messaggi minacciosi. Penso che riguardi la politica, ma io non ho nessuna colpa su certi temi. Vi assicuro che è molto complicato giocare a tennis dopo una cosa del genere. Io mi sono recata a Mosca soltanto per giocare, ma quello che è successo è molto triste”.

La Svitolina si è detta preoccupata dai contenuti delle minacce perché chi le aveva scritto sapeva dove abita e in quale hotel alloggiava. “E’ dura provare a isolarsi da queste cose e non pensarci”. In virtù di questo, la n. 14 WTA ha detto che difficilmente rimetterà piede alla Kremlin Cup. Heather Bowler, portavoce della WTA, ha rassicurato sulla misure di sicurezza. “La salute e la sicurezza dell nostre giocatrici è una priorità. Prendiamo sul serio tutto quello che le potrebbe influenzare e mettere in pericolo, dunque ci comportiamo di conseguenza”. La Svitolina ha detto di aver addirittura assoldato un collaboratore che si premurasse di cancellare tutti i commenti offensivi. “Ma non riusciva a tenere il ritmo e cancellare tutto, perché ne arrivavano a volontà”. Sull’argomento è intervenuto anche Alexey Selivanenko, direttore del torneo e vicepresidente della federtennis russa. A suo dire, la Svitolina avrebbe dovuto prendere contatto con le autorità competenti per dare il via alle indagini. Qualche anno fa, Anna Chakvetadze fu vittima di un furto nella sua abitazione moscovita, che accelerò i suoi propositi di ritiro. Il fatto non è nemmeno paragonabile a quello della Svitolina, però sarebbe opportuno non abbassare le guardia. E probabilmente Elina avrebbe dovuto denunciare prima il tutto, senza aspettare l’eliminazione.