. I migliori non giocano, perché preferiscono recarsi nella sede del Major con qualche giorno d’anticipo. E così capita che tanti tornei finiscano a gambe all’aria. La lista è infinita. Nella settimana che precede il Roland Garros, tra gli uomini è scomparsa la World Team Cup, poi diventata “semplice” torneo ATP a Dusseldorf, rimpiazzata da Ginevra. Tra le donne non esiste più il torneo di Bruxelles, che pure aveva lo status di Premier. E prima dello Us Open è complicato trovare qualcuno disposto a organizzare un torneo: gli uomini hanno solo Winston Salem, mentre le donne si aggrappano alla tappa di New Haven, dopo che il torneo di Louisville (che avrebbe dovuto sostituire Dallas) è nato morto, tra mille polemiche. Non c’è da stupirsi, dunque, della situazione grottesca che sta vivendo il torneo ATP di Nizza. Nato nel 2010 e diretto da Jean Francois Caujolle, nel 2017 dovrebbe traslocare. La città favorita per rilevarlo è, udite udite, Lione. Già, la terza città francese per numero di abitanti che per anni ha avuto un bel torneo indoor, perso nel 2009 a favore di Montpellier. Il Palais de Gerland è noto per aver ospitato la famosa finale di Coppa Davis del 1991, ma non vanno dimenticate le 23 edizioni di un evento con un signor albo d’oro: l’hanno vinto Yannick Noah, John McEnroe, Pete Sampras (tre volte), Yevgeny Kafelnikov, Alex Corretja, Andy Roddick e Ivan Ljubicic (due volte, tra cui l’ultima edizione, nel 2009). Adesso potrebbe tornare in scena con un torneo su terra battuta, che – si sussurra – la Pampelonne Organisation di Caujolle potrebbe cedere alla ASVEL, dopo che era stato smentito l’interesse del campione NBA Tony Parker.
Il progetto a lungo termine sarebbe di portare il torneo ATP nell’Arena Villeurbanne, che però dovrebbe essere pronta soltanto nel 2018. Allora ci sono una serie di speculazioni sulla possibile sede del 2017. Pare che sia favorito il velodromo presso il Parc de la Tete d’Or, e che l’ATP abbia già fatto un sopralluogo. Jo Wilfired Tsonga sarebbe il giocatore di maggior richiamo. La candidatura di Lione non ha fatto piacere a Rainer Schuettler, direttore del torneo di Ginevra che dovrebbe svolgersi in contemporanea. Motivo? L’incredibile vicinanza tra le due città. Se è vero che Ginevra è in Svizzera e Lione è in Francia, la distanza è di appena 150 km. In questo modo, potrebbero scontrarsi come bacino d’utenza, promozioni, spettatori e raccolta degli sponsor. Parlando con la Tribune de Geneve, Schuettler (ex top-5 ATP) ha detto che nel tour non è mai successo nulla del genere e che la faccenda danneggerebbe entrambi i tornei. In attesa di notizie più precise, e magari ufficiali, si registrano le difficoltà della Francia: giusto un paio di settimane fa è stata ufficializzata la morte del torneo di Metz, che dall’anno prossimo si sposterà a Taiwan. Metz era diretto da Julien Boutter, il cui nome è stato accostato al possibile torneo di Lione (con Thierry Ascione come braccio operativo). Lui ha smentito, dicendo di non essere ancora stato contattato da nessuno. Nel frattempo, nel 2016 Lione era tornata nel tour con un Challenger organizzato dall’ex giocatore Lionel Roux. Ma un torneo ATP, si sa, sarebbe ben altra cosa.
LA SCOMPARSA DEL TORNEO ATP DI METZ
Forse Lione torna nel circuito ATP…per la rabbia di Ginevra
Il moribondo torneo di Nizza potrebbe lasciare strada a Lione, il cui vecchio torneo indoor era scomparso nel 2009. Un nuovo impianto dovrebbe essere pronto nel 2018, ma il torneo nascerebbe già l’anno prossimo. Si giocherebbe prima del Roland Garros, in contemporanea a Ginevra…che dista appena 150 km! Le difficoltà organizzative della Francia.