MASTERS 1000 PARIGI BERCY – Aiutato da 55 errori gratuiti di Dimitrov, il serbo centra i quarti a Bercy e assicura che Becker e Vajda saranno a Londra. Da parte sua, Murray riprende a macinare e lascia appena tre giochi a Lucas Pouille. I francesi si esaltano per Tsonga, che nutre ancora qualche remota speranza di qualificarsi per il Masters.A tennis si può giocare meglio, ma quel che è conta il risultato. Novak Djokovic ha centrato i quarti a Parigi Bercy grazie alla vittoria, in rimonta, su Grigor Dimitrov. E’ finita 4-6 6-2 6-3 per il serbo, prossimo avversario di Marin Cilic (fresco di qualificazione alle ATP World Tour Finals). I precedenti sono tutti per lui, ma questo Djokovic non convince. E’ stato aiutato dai 55 errori gratuiti del bulgaro, ma intanto ha raccolto la 17esima vittoria di fila a Bercy e ha bisogno di altri due successi per conservare la leadership e presentarsi a Londra da numero 1. Se il turno precedente aveva sorriso a Djokovic, stavolta la sfida a distanza l’ha vinta Murray: sceso in campo subito dopo, ha rifilato un secco 6-3 6-0 a Lucas Pouille, che proprio non riesce a decifrare il suo tennis. Djokovic e Murray potrebbero affrontarsi soltanto in finale, e sarebbe la prima volta dopo la finale del Roland Garros. Da Parigi a Parigi, insomma, ma in condizioni tecniche e mentali completamente diverse. Da parte sua, Djokovic sta portando avanti il suo processo di ricostruzione. “Credo che il pubblico abbia apprezzato la battaglia tra me e Grigor – ha detto Djokovic – entrambi abbiamo dato il massimo e credo che sia stato bello seguirci”. Opinione discutibile, ma tant’è. Adesso c’è un Cilic con cui ha vinto tutti i 14 scontri diretti (e gli ultimi 12 set), ma sa che non sarà facile. “Ama i campi veloci e ha vinto a Cincinnati, in condizioni simili a queste. Ma so di cosa ho bisogno per vincere”. Bisognerà vedere se saprà metterlo sul campo. Contro Dimitrov, a differenza delle escandescenze mostrate a Shanghai, è rimasto attento e negli ultimi due set ha espresso un tennis accettabile, affidandosi a un bel dritto incrociato, non certo una specialità. Ma la pesantezza del colpo, unita a una sorprendente rotazione in topspin, ha generato i tanti errori di Dimitrov. Ma questo Nole non è ancora sufficiente per allontanare fantasmi e spauracchi.





Come detto, Murray ha risposto presente. Lo spavento di mercoledì sera, contro Verdasco, è stato spazzato via da una prestazione maiuscola, come ne ha sfoderate parecchie negli ultimi mesi. “In particolare, credo di aver risposto bene – ha detto – ho avuto chance in quasi tutti i game di risposta. E’ un’ottima cosa, soprattutto quando il campo è veloce”. Il suo prossimo avversario sarà Tomas Berdych, motivato dalla caccia al Masters, che nella (tarda) serata di giovedì ha superato Gilles Simon con un convincente 6-4 6-3. Murray é avanti 9-5 negli scontri diretti. L’eroe di giornata, tuttavia, è stato l’idolo dei parigini, Jo Wilfried Tsonga. Opposto a Nishikori, il campione del 2008 (e futuro papà) ha vinto in rimonta, con lo strano punteggio di 0-6 6-3 7-6. “Nel primo set ho commesso troppi doppi falli e cose del genere, ma è avvenuto soltanto perché volevo fare bene – ha detto Tsonga – piano piano, ho ritrovato il mio gioco, la fiducia, e ho giocato sempre meglio”. Tsonga è ancora in lizza per un posto a Londra, ma per riuscirci dovrà vincere il torneo, a partire da un delicato quarto di finale contro Milos Raonic. “Non ci penso, Londra è ancora lontana. Sono appena nei quarti, c’è tanta strada da fare. E poi l’ultima volta che ho affrontato Raonic non ho giocato troppo bene…”. Contro Nishikori ha incassato qualche fischio dopo il primo set (“Ma mi hanno fatto bene, da lì ho trovato la forza di reagire”) e poi ha avuto la forza di cancellare due matchpoint nel terzo set, salvo poi dominare un tie-break giocato da campione.

MASTERS 1000 PARIGI BERCY – Ottavi di Finale
Novak Djokovic (SRB) b. Grigor Dimitrov (BUL) 4-6 6-2 6-3
Marin Cilic (CRO) b. David Goffin (BEL) 6-3 7-6
John Isner (USA) b. Jan Lennard Struff (GER) 6-4 6-7 6-3
Jack Sock (USA) b. Richard Gasquet (FRA) 6-2 3-6 7-5
Jo Wilfried Tsonga (FRA) b. Kei Nishikori (GIA) 0-6 6-3 7-6
Milos Raonic (CAN) b. Pablo Cuevas (URU) 4-6 6-1 6-2
Tomas Berdych (CZE) b. Gilles Simon (FRA) 6-4 6-3
Andy Murray (GBR) b. Lucas Pouille (FRA) 6-3 6-0