Ufficializzati i nomi dei vincitori di 9 dei 12 ATP Awards, i premi che giocatori, coach, associazione e fans assegnano ogni anno ai migliori del circuito. Federer vince di nuovo lo Sportsmanship Award, per la dodicesima volta, e si conferma anche il preferito dai fans di tutto il mondo. Magnus Norman eletto miglior allenatore, Lucas Pouille il “più migliorato”.

Ce ne sono due ancora da decidere all’O2 Arena: numero uno del mondo di singolare (con il lizza Murray e Djokovic), e numero uno del mondo in doppio (Herbert/Mahut o Murray/Soares), e uno – miglior torneo – da assegnare nel 2017, ma la chiusura della “regular season” dell’ATP ha decretato anche la fine delle votazioni per gli ATP Awards, le statuette che al termine di ogni stagione l’associazione giocatori assegna ai personaggi più significativi dell’anno. Anche qui l’uomo dei record è Roger Federer, che ne ha un’autentica collezione appena salita da 31 a 33. Pur avendo giocato pochissimo nel 2016 il campione svizzero ha vinto per il quattordicesimo anno consecutivo il premio di preferito dai fans, conquistando oltre la metà di tutti i voti totali (56%), e anche Sportsmanship Award, vinto per il sesto anno consecutivo, l’undicesimo in totale. Un numero che ha dell’incredibile, se si pensa che a votare non sono i tifosi, bensì i suoi stessi colleghi.

Il premio di “Fans Favourite” del doppio è invece andato a Bob e Mike Bryan, che pur avendo perso lo smalto dei tempi d’oro restano i più amati, per la dodicesima volta in carriera. Visto il suo incredibile 2016, il premio di migliore “comeback” dell’anno non poteva che andare a Juan Martin Del Potro, rientrato a febbraio con una classifica superiore al numero 1.000, e capace di chiudere alla 38esima posizione. Per “Palito” è la seconda volta dopo il 2011, come in passato era capitato solo a Sergi Bruguera e Tommy Haas. La “star of tomorrow”, che da quattro anni ha rimpiazzato il “newcomer” (che veniva votato dai giocatori), è Taylor Fritz, il più giovane fra i primi 100 al 7 novembre, mentre il giocatore più cresciuto nel 2016, secondo i colleghi, è Lucas Pouille, capace di arrivare fra i primi 15 scalando oltre 60 posizioni, vincere il suo primo titolo ATP e raggiungere i quarti a Wimbledon e Us Open.



L’Arthur Ashe Umanitharian of the Year, assegnato direttamente dall’associazione giocatori al tennista che ha mostrato il maggior impegno nel sociale, è andato invece a Marin Cilic, che nel giugno di quest’anno ha lanciato la propria fondazione benefica, con lo scopo di aiutare l’educazione e l’istruzione dei giovani meno fortunati nella sua Croazia. Nella nuova categoria “coach dell’anno”, gli stessi allenatori hanno eletto come migliore della categoria Magnus Norman, da quattro anni allenatore di Stan Wawrinka, guidato al successo in tre Slam su quattro. Alle sue spalle Gunter Bresnik (Dominic Thiem), Ivan Lendl (Andy Murray), Emmanuel Planque (Lucas Pouille) e Mikael Tillstrom (Gael Monfils). Infine, il “Media Excellence Award”, premio per il giornalista che più si è distinto nel corso dell’anno per la promozione del tennis, è andato a Mike Dickson, da circa 20 anni inviato del quotidiano britannico Daily Mail nei tornei di tutto il mondo. I premi verranno consegnati questa sera a Londra, nella serata di lancio ufficiale delle ATP Finals.

TUTTI GLI ATP AWARD
ATP World Tour No. 1: da assegnare
ATP World Tour No. 1 Doubles Team: da assegnare
ATP Star of Tomorrow: TAYLOR FRITZ
Comeback Player of the Year: JUAN MARTIN DEL POTRO
Most Improved Player of the Year: LUCAS POUILLE
Stefan Edberg Sportsmanship Award: ROGER FEDERER
Arthur Ashe Humanitarian of the Year: MARIN CILIC
ATP Coach of the Year: MAGNUS NORMAN
ATPWorldTour.com Fans’ Favourite (singolare): ROGER FEDERER
ATPWorldTour.com Fans’ Favourite (doppio): BOB E MIKE BRYAN
Ron Bookman Media Excellence Award: MIKE DICKSON
ATP Tournament of the Year: da assegnare