FED CUP – Non è bastato nemmeno l’infortunio di Petra Kvitova o una Caroline Garcia formato deluxe per mettere fine all’epopea della Repubblica Ceca. Contro la Francia la spuntano di nuovo al doppio decisivo e conquistano la quinta Fed Cup negli ultimi sei anni. Devono ringraziare Barbora Strycova: prima ha firmato il 2-2, poi ha giocato un gran doppio con la Pliskova.

Se c’erano ancora dei dubbi, la finale di Straburgo li ha cancellati, demoliti, bruciati. La nazionale più forte del mondo è la Repubblica Ceca, e non c’è appunto che tenga. Per fermarle non è bastata una splendida Caroline Garcia, capace di portare la Francia sul 2-1. E nemmeno un grosso guaio interno come l’infortunio di Petra Kvitova, sconfitta nella prima giornata e poi costretta a saltare la seconda per una frattura da stress al piede. Sembrava spettasse a lei il compito di rendere Petr Pala il capitano più vincente nella storia della Fed Cup con cinque titoli, invece è mancata, ma nessuna paura: ci hanno pensato Karolina Pliskova e soprattutto una splendida Barbora Strycova. Il tabellino dice che hanno ottenuto un punto per uno in singolare e vinto il doppio insieme, ma è quest’ultima che ha dovuto gestire la parte più delicata: prima tenere a galla il suo team, dopo che la Garcia aveva fatto lo scherzetto pure alla Pliskova, confermando una volta di più di valere posizioni (molto) important, in un match equilibratissimo, risolto per 6-3 3-6 6-3 con un break chirurgico sul 4-3 al terzo. E poi tornare in campo per il doppio decisivo, contro la migliore coppia della stagione, subito dopo aver sconfitto per 6-2 7-6 Alizè Cornet, rimontando da 4-1 nel secondo. Ma Barbora desiderava talmente tanto mettere la propria firma, dopo anni a guardare da dietro, che invece dei segnali di stanchezza ha tirato fuori le sue ottime qualità di doppista, aiutando e facendosi aiutare da una Pliskova come al solito molto incisiva nei colpi di inizio gioco. E così il successo è diventato di nuovo realtà nel doppio, addirittura per la quarta volta negli ultimi quattro incontri, dalla finale del 2015 (chiusa proprio da Pliskova/Strycova) a quella di quest’anno. Segno che le ceche possono soffrire, arrivare a un passo dal k.o. pure in un match che si annuncia una passeggiata da 3-0, ma batterle resta impossibile.



PALA DA RECORD, RIPARTE DALLA SPAGNA
La Francia ha fatto molto più di quanto pareva possibile, azzeccando tutte le mosse e regalando al pubblico di Strasburgo una finale molto avvincente: han trovato una Garcia splendida, e una Mladenovic che è arrivata a tanto così dal battere la Pliskova nella prima giornata. E la scelta di tenere Kiki fuori dal quarto singolare si è rivelata giusta: con quasi quattro ore nelle gambe, che ne rendono ancora più complicati gli spostamenti già macchinosi, difficilmente avrebbe battuto la miglior Strycova di sempre. Il problema è che non ce l’ha fatta nemmeno in doppio, tradendo un po’ troppo spesso una Garcia più continua. Hanno provato a supportarsi a vicenda, forti dei risultati importantissimi raggiunti nel 2016, ma hanno vanificato troppe chance, mentre le ceche hanno mostrato un’intesa migliore e una maggiore abitudine a certe responsabilità, riuscendo a resistere alla grande a tutte le difficoltà. In avvio di secondo set non hanno fatto una piega di fronte a varie palle-break, e sono state bravissime a non disunirsi – e ci poteva stare eccome – quando dal 4-2 (e pure 15-30 in risposta) si sono trovate sotto per 5-4. Non era affatto il momento per perdere i riferimenti, così sono ripartite ancora più forte. La Pliskova ha tenuto il servizio, poi si sono prese di prepotenza un nuovo break, e nell’ultimo gioco hanno chiuso senza esitazioni, mettendo le mani sulla decima Fed Cup della propria storia. Finalmente ha sorriso pure la Pliskova, ma la gioia molto moderata la dice lunga: per loro è un successo ormai abituale. Eppure ci tengono molto e non mancano praticamente mai. E qui si vedono anche i meriti di Petr Pala. Come detto, è diventato il capitano più titolato di sempre, con cinque titoli negli ultimi sei anni. Numero che certifica un dominio con pochi precedenti nella storia della competizione. Per trovare l’ultima nazionale in grado di conquistare tre titoli di fila bisogna tornare alla prima metà degli anni ’90, quando a infilare la tripletta fu la Spagna. Proprio quella Spagna che è appena tornata nel Gruppo Mondiale, e sarà la prima avversaria delle ceche nella rincorsa a un nuovo successo, l’11 e il 12 febbraio prossimi sul cemento di Ostrava. Sulla carta Muguruza e Suarez Navarro hanno le qualità per farcela, ma con questa Repubblica Ceca conta solo il campo. E nessuna nazione, per un motivo o per un altro, sembra all’altezza.

FED CUP 2016 – FINALE (Rhenus Sport Arena, Strasburgo)
Francia – Repubblica Ceca 1-1 
Karolina Pliskova (CZE) b. Kristina Mladenovic (FRA) 6-3 4-6 16-14
Caroline Garcia (FRA) b. Petra Kvitova (CZE) 7-6 6-3
Caroline Garcia (FRA) b. Karolina Pliskova (CZE) 6-3 3-6 6-3
Barbora Strycova (CZE) b. Alizè Cornet (FRA) 6-2 7-6
Pliskova/Strycova (CZE) b. Garcia/Mladenovic (FRA) 7-5 7-5