. L’esperienza di due anni fa lo ha aiutato a prendere le misure e gli ha dato un piccolo vantaggio contro Gael Monfils, alla sua prima apparizione al Masters. Il canadese si è imposto col punteggio di 6-3 6-4 nel secondo match del Gruppo Lendl. “Mi sono dato tante opportunità – ha detto – ho giocato bene e ho gestito con efficacia il servizio. Tutto si è messo insieme nel modo giusto, avevo un buon atteggiamento e ho colpito la palla nel migliore dei modi”. Nel primo set gli è bastato un break in un secondo game durato 12 punti. Il 6-3 è maturato piuttosto rapidamente, con entrambi i giocatori che cercavano di accorciare gli scambi. In avvio di secondo, Monfils ha cancellato una palla break in avvio, addirittura tre nel terzo game, ma poi è capitolato nel settimo.

Troppa fatica, per Gael, nel tenere i game di servizio. Se rischi sempre, prima o poi vieni brekkato. E così è successo, mentre Raonic non ha rischiato nulla: aiutato dalla superficie veloce, ha raccolto 25 punti su 29 con la prima palla, chiudendo la pratica in 84 minuti. Monfils si è detto ugualmente soddisfatto, nonché impressionato dall’ampiezza del terreno di gioco, con enormi spazi sia laterali che in profondità. Il buon Gael, quest’anno vincitore di 44 partite su 60, è il nono francese a qualificarsi per il Masters. Ad oggi, nessun transalpino ha vinto il torneo. I migliori risultati sono state le finali colte da Sebastien Grosjean nel 2001 e da Jo Wilfried Tsonga nel 2011. Da parte sua, Raonic punta alla sfida contro Djokovic per il primato nel girone. Vista la performance di Nole, soprattutto nel primo set, non parte battuto. “Ho guardato un po’ della sua partita, nel finale mi è sembrato che comandasse con un certo agio – ha chiuso il canadese – si è ripreso dopo un avvio difficile. Per me sarà un test molto difficile, ma sento di stare facendo le cose nel modo giusto”.

Milos Raonic (CAN) b. Gael Monfils (FRA) 6-3 6-4