Dopo aver sfiorato il colpaccio nella finale di Fed Cup contro la Repubblica Ceca, Amelie Mauresmo molla il ruolo di capitana della Francia. Ma la ragione non è tecnica e la sconfitta non c’entra nulla: ad aprile sarà mamma per la seconda volta. Un impegno incompatibile col ruolo.

Malgrado la sconfitta della sua Francia contro la Repubblica Ceca, Amelie Mauresmo è uscita a testa alta dalla finale di Fed Cup. Le sue ragazze sono arrivate vicino a vincere  un match che pareva proibitivo, e lei è stata grande protagonista in panchina, mostrando grande carattere e improvvisandosi addirittura massaggiatrice al sabato, quando la Mladenovic ha iniziato ad accusare i crampi. Tuttavia, le tante emozioni positive non sono bastate per convincerla a cambiare una decisione probabilmente presa da tempo: quello di Strasburgo è stato il suo ultimo incontro da capitana di Fed Cup. Il motivo non è affatto tecnico: semplicemente, dopo l’arrivo nell’agosto del 2015 del suo primogenito Aaron, l’ex numero uno del mondo attende un altro figlio, che dovrebbe nascere nel prossimo mese di aprile. L’arrivo del pargolo rende incompatibile la maternità con l’impegno con la nazionale, che tornerà in campo a febbraio (11-12) per il primo turno e ad aprile (22-23) per l’eventuale semifinale o i play-off. La Mauresmo l’ha comunicato alle ragazze solo nella mattinata odierna, a poche ore dalla conferenza stampa in cui ha ufficializzato l’addio, tenuta nel pomeriggio allo Stade Roland Garros. “Non ho detto nulla alle ragazze – ha spiegato – perché ci tenevo ad averle concentrate al 100% sulla finale. Non se l’aspettavano: la prima reazione è stata molto felice, sono venute ad abbracciarmi, mentre successivamente è stato un po’ più complicato”.

L’addio della Mauresmo è una vera e propria doccia fredda per la FFT, che proprio sotto la sua guida ha ritrovato una squadra (molto) competitiva, e soprattutto molto compatta. Da quando ha rilevato nel luglio del 2012 il posto di Nicolas Escudè, subito dopo la prima retrocessione della storia nel World Group II, la 37enne di Saint-Germain-en-Laye ha fatto un lavoro molto importante: prima ha evitato un’altra retrocessione riportando in nazionale Marion Bartoli, e poi ha amalgamato il gruppo con grande autorità, fino a riportare in finale la Francia a 11 anni dall’ultima volta. Suo anche il merito di aver lanciato in singolare (prima di ritrovarsele super competitive in doppio) Kiki Mladenovic e la sua conterranea Caroline Garcia, che proprio in Fed Cup ha mostrato la sua miglior versione. “In questi anni il tennis francese ha vissuto un sacco di momenti positivi, soprattutto al femminile. Sono molto soddisfatta della dedizione della ragazze e di tutto lo staff. Tutti hanno seguito il progetto e il team ha giocato anche sopra al proprio livello, proprio grazie alla compattezza del gruppo”. Interrogata su chi potrebbe prendere il suo posto, la Mauresmo ha glissato. “È una decisione che non dipende da me. Sono le ragazze a dover valutare che profilo vogliono. Per me – ha chiuso – ora la priorità passa alla famiglia”.