COPPA DAVIS – Ivo Karlovic sarà il più anziano singolarista in una finale di Davis dai tempi di Norman Brookes (1920). “La statistica mi piace, vuol dire che sono longevo”. Il gigante croato sfiderà Del Potro nel secondo match. La serie sarà inaugurata da Cilic e Delbonis, scelto un po' a sorpresa. Coric non recupera: escluso dal quartetto croato.

La sorpresa arriva da Daniel Orsanic. Il capitano argentino ha scelto Federico Delbonis, il meno adatto dei suoi ai campi veloci, per sfidare Marin Cilic nella prima giornata della finale di Coppa Davis. Sembra un'ammissione di resa, la decisione di puntare al 2-2, o comunque di non rischiare Pella e Mayer, possibili frecce nella seconda e nella terza giornata. Dal punto di vista giornalistico, è la notizia più interessante. Ma la storia, ovviamente, è un'altra. E' la presenza di Ivo Karlovic, 37 anni, giocatore più anziano a giocare il singolare in una finale di Davis negli ultimi 96 anni. Per trovare qualcosa di simile dobbiamo andare al 1920, quando l'Australia schierò il 43enne Norman Brookes. Per intenderci, due anni prima della Marcia su Roma. A quattro anni dall'ultima presenza (curiosamente proprio contro l'Argentina), Karlovic torna in Davis e lo fa nel momento più importante, a 11 anni da un successo che aveva vissuto dalla panchina. Nel 2005, a Bratislava, lui c'era. Ma i protagonisti furono Ivan Ljubicic e Mario Ancic. Stavolta, capitan Zeljko Krajan punta forte sulla sua artiglieria. Sempre ironico, per non dire istrionico, il croato si è domandato se la statistica sia positiva o meno. “Non so, forse è buono, vuol dire che ho avuto una carriera lunga. Significa che sono ancora qui! Certo, mi piacerebbe essere più giovane. Ma questa è la vita. Prima o poi invecchiamo tutti, ed è buono che io sia ancora qui”.

IL NERVOSISMO DI DELPO
Dopo che Cilic e Delbonis avranno aperto la serie, lui proverà a sorprendere Juan Martin Del Potro. Impresa difficile: ci ha perso quattro volte su cinque, con l'unico successo che risale a nove anni fa, sull'erba. “Sarà un match difficile – ha detto Karlovic, attuale numero 20 ATP – quest'anno ha fatto cose incredibili, guardate come ha giocato alle Olimpiadi. Ma so che avrò le mie chance e spero di sfruttarle”. L'Arena Zagreb sarà piena in ogni ordine di posti, creando un clima straordinario, indimenticabile, capace di far tremare le gambe anche a due lungagnoni pieni di esperienza (Karlovic) e capaci di superare mille difficoltà (Del Potro). “Sono molto, molto nervoso – ha ammesso l'argentino – pensiamo che i croati siano favoriti, ma siamo orgogliosi di esserci e abbiamo fiducia in noi stessi. Contro Ivo sarà dura, nessuno vuole affrontare un grande battitore come lui. In una finale più succedere di tutto, io proverò ad essere intelligente”. Come detto, nel primo match giocheranno Cilic e Delbonis. Oltre alla classifica, anche i precedenti sorridono al croato. Li ha vinti entrambi, sulla terra rossa, sempre in due set. E il numero 6 ATP è contento anche dell'ordine di gioco, tenendo conto che sabato potrebbe scendere in campo in doppio. “Speravo di scendere in campo per primo – ha ammesso – partirò certamente favorito, ma so che Federico è un grande giocatore. Sappiamo entrambi cosa siamo in grado di fare. Dovessi portare a casa il successo, toglierei un po' di pressione a Ivo mentre sarebbe il contrario per Juan Martin”.

BORNA CORIC NON CE LA FA
C'è poi un'altra notizia: dopo aver fatto pretattica per tutta la settimana, non escludendo la presenza di Borna Coric in singolare, Krajan lo ha addirittura estromesso dal quartetto titolare. Al suo posto è stato inserito Franko Skugor, annunciato in doppio insieme a Ivan Dodig. Ovviamente non giocherà, ma è curioso che una decina di giorni fa abbia perso a Brescia contro Leonardo Mayer, pure lui annunciato in doppio (e che potrebbe giocare sul serio). Coric aveva vinto il singolare decisivo contro il Belgio e contro gli Stati Uniti, poi però è stato costretto ad operarsi al ginocchio in settembre. “Escluderlo dal team è stata una decisione molto dura – ha ammesso Krajan – Borna è molto importante per noi, ma purtroppo non ha recuperato e non è pronto. Le ha provate tutte, ma per lui sarebbe impossibile scendere in campo”. Al di là degli annunci, il doppio croato sarà composto da Dodig e Cilic, vincitori di due match durissimi nei turni precedenti, contro i gemelli Bryan e poi contro Herber-Mahut. “Il doppio sarà molto importante – ha detto Dodig – contro gli Stati Uniti abbiamo azzeccato una bella rimonta. Più in generale, io e Marin abbiamo giocato grandi match”. Scelte più complicate per Daniel Orsanic, costretto a inventarsi un doppio competitivo nella speranza che Del Potro gli regali i due punti – vitali – nei suoi singolari. E poi c'è la zavorra della storia, le quattro finali perdute dall'Argentina. “Se ci pensassimo sarebbe un guaio – ha detto Orsanic – tutto quello che dobbiamo fare e dare il meglio in ogni partita, poi vedremo il risultato”.
 

COPPA DAVIS 2016 – FINALE
CROAZIA – ARGENTINA (Arena Zagreb, cemento indoor)
Marin Cilic (CRO) vs. Federico Delbonis (ARG)
Ivo Karlovic (CRO) vs. Juan Martin Del Potro (ARG)