Intervistato dal Daily Mail, il tedesco dice di essere ancora in trattativa per il 2017, ma una serie di indizi fanno pensare a una separazione. “Non capisco come mai abbia giocato così male la finale del Masters. Dopo Parigi una serie di problemi ci hanno impedito di fare il solito lavoro, però nel 2017 tornerà competitivo”.

Un'intervista con il Daily Mail, facilitata da uno sponsor, ha chiarito (almeno in parte) la complicata situazione che pervade il rapporto tra Novak Djokovic e Boris Becker. Nei giorni scorsi era uscita l'indiscrezione secondo cui Becker avrebbe posto un ultimatum al serbo: andrebbe avanti soltanto se Nole ridimensionerà il ruolo del “guru” Pepe Imaz. La sensazione è che il percorso sia giunto al capolinea, se non altro perché gli è capitato in più di un'occasione di declinare al passato i suoi pensieri. Quando gli hanno chiesto cosa sarà del 2017, ha detto: “Siamo nel corso di un processo, non posso dire di più. Non posso dire di sì, ma nemmeno di no”. Parlando al passato, l'ex n.1 ha detto di essersi divertito in questi tre anni. “Ero nel mio territorio preferito e continuerò ad esserci. Non ho nessun rimpianto”. Ripensando alle ATP World Tour Finals, Becker si è detto “sconcertato” della partita giocata da Djokovic nella finale contro Murray “anche perché in semifinale mi aveva ricordato il miglior Nole, quello dei primi mesi dell'anno. Vista la fatica di Murray contro Raonic, pensavo che fossimo in una buona posizione per vincere. Sono passate due settimane e non riesco ancora a spiegarmi la prestazione.

Ripensando al 2016, Boris l'ha diviso in due parti. Ottimo fino al Roland Garros, ma già a Madrid e Roma si erano accorti che Murray era in avvicinamento. Poi è successo qualcosa. “La gente deve capire che un tennista, per vincere tutto, deve pensare solo a se stesso ed essere egoista. Può capitare che Nole voglia passare più tempo con la sua famiglia e dedicarsi ad altre cose. Dopo Parigi ci sono stati infortuni e altri problemi che ci hanno un po' legato le mani, non siamo riusciti a fare il solito lavoro”. Quando gli è stato chiesto il tipo dei problemi, Becker ha declinato. “Faccio parte del team e li conosco, ma non ne posso parlare. Amo il mio giocatore e lo voglio proteggere, quindi non parlerò di questo. Mi avvalgo del Quinto Emendamento”. Al di là di quello che succederà, Becker si è detto ottimista per il 2017 di Becker. “Credo che ci siano le premesse perché possa lavorare meglio. Non dico che vincerà tutto, ma di sicuro sarà più concentrato sul tennis rispetto alla seconda metà del 2016”. Se con o senza Becker al suo angolo, ormai è roba da bookmakers. Ma la sensazione è che il rapporto sia giunto al capolinea…