Per il secondo anno consecutivo, il titolo dell'International Premier Tennis League finisce a Singapore. Con una netta vittoria contro i “padroni di casa” degli Indian Aces, i Singapore Slammers si sono aggiudicati la maxi-esibizione asiatica, in tono minore rispetto alle prime due. Finalmente, il Gachibowli Indoor Stadium di Hyderabad ha accolto un buon pubblico, ma il match è stato rapidamente indirizzato dagli “ospiti” grazie alla vittoria di Carlos Moyà su Mark Philippoussis. Davvero una buona partita, al punto che il sito ufficiale del torneo ha scritto che, “senza dubbio”, Moyà potrebbe ancora giocare nel tour ATP. Forse esagerano, ma di sicuro vanta una forma migliore rispetto a Philippoussis. Secondo il maiorchino, la regina della squadra è stata Kiki Bertens. L'olandese non ha tradito, superando 6-3 il duo Kirsten Flipkens-Sania Mirza. I regolamenti del torneo, infatti, consentono una sostituzione a match in corso. Nonostante abbia giocato il miglior punto del match (un passante in corsa degno di Ivan Lendl), la belga è stata sostituita dalla padrona di casa, che però non è riuscita a ribaltare il punteggio. I doppi hanno poi messo in cassaforte il successo: Melo-Bertens hanno vinto il doppio misto, dopodiché Kyrgios-Melo si sono presi il doppio maschile. A risultato ormai acquisito, Marcos Baghdatis ha sigillato il successo con un 6-4 su Feliciano Lopez.
Grande gioia per il capitano del team, l'indiano Purav Raja, che però ha un po' strozzato in gola l'urlo ai suoi connazionali. Tra i più contenti c'era Nick Kyrgios, che ha confermato la sua passione per le gare a squadre e lo spirito che si crea durante l'evento. “E' sempre molto divertente, ti fai buoni amici, si crea una chimica positiva e i risultati lo testimoniano”. Pizzico di delusione per i finalisti, anche se le gerarchie sembrano ormai stabilite: per il secondo anno di fila, la finale è tra gli “Slammers” e gli “Aces”, con gli indiani che hanno partecipato a tutte le tre finali. “Ma purtroppo le cattive giornate possono capitare” ha detto Sania Mirza. Restano i dubbi sul futuro: questa edizione non è andata troppo bene, però Mahesh Bhupathi si è detto ottimista, non solo per la sopravvivenza, ma anche per un rilancio dell'intera manifestazione. C'è comunque una certezza: un torneo come l'IPTL sopravvive soltanto in funzione dei soldi (alcuni top-players sono saltati perché gli organizzatori non potevano permettersi l'ingaggio). Bhupathi sostiene che sia in arrivo denaro fresco, il che dovrebbe consentire la sopravvivenza. Per tradizione, prestigio e interesse ai risultati, è il caso di rivolgersi altrove.
INTERNATIONAL PREMIER TENNIS LEAGUE – FINALE
Singapore Slammers b. Indian Aces 30-14
Carlos Moyà (S) b. Mark Philippoussis (I) 6-4
Kiki Bertens (S) b. Sania Mirza (I) 6-3
Melo-Bertens (S) b. Dodig-Mirza (I) 6-1
Melo-Kyrgios (S) b. Dodig-Lopez (I) 6-2
Marcos Baghdatis (S) b. Feliciano Lopez (I) 6-4