SERIE A1 – Lo scudetto va ai gialloblu liguri: mostrando un impressionante spirito di squadra, rimontano da 1-2 contro i campioni in carica del TC Italia e si prendono il primo titolo della loro storia, il terzo in assoluto per la Liguria al maschile. Il punto decisivo arriva grazie a due liguri, uno di levante e uno di ponente: Alessandro Giannessi e Gianluca Mager. Meglio di così…

Una festa incontenibile. Un tripudio di bandiere e colori che ha messo fine a cinque anni di frustrazione. Da quando il Park Genova era tornato in Serie A1, lo scudetto era l'obiettivo dichiarato. Magari non urlato, soltanto sussurrato, ma c'era. Hanno avuto bisogno di cinque anni per capire come si fa. Hanno indossato la divisa del glorioso club genovese campioni come Fognini, Seppi, Lorenzi e Andujar…ma alla fine il tricolore è arrivato con il gruppo. Un gruppo di ragazzi che non ha mai raggiunto (per ora, ci mancherebbe) i top-100 ATP in singolare. Ma ognuno, a modo suo, è stato decisivo. Alessandro Giannessi, Andrea Arnaboldi, Gianluca Mager, Frederik Nielsen, Gianluca Naso e i giovani del vivaio hanno regalato al club di Filippo Ceppellini una gioia immensa. In 87 ani di storia, il Park non aveva mai vinto lo scudetto tra gli uomini, mentre i due titoli femminili (1978 e 1981) risalivano agli albori della TV a colori. Oggi è tutto diverso: telecamere in HD, social network, diretta TV su SuperTennis e un buon numero di tifosi (circa 300) hanno accompagnato un successo che ha mandato in visibilio mezza Genova tennistica (pare chiaro che al Tennis Club Genova 1893, co-protagonista di un'accesa rivalità sportiva, non stiano facendo i salti di gioia, a maggior ragione dopo la sconfitta delle ragazze nella finale femminile). Il Park ha scucito lo scudetto dalle maglie del Tennis Club Italia di Forte dei Marmi, degnissimo campione fino a 24 ore fa, ma tradito dai doppi e – forse – da un Filippo Volandri sottotono. Capitan Andrea Parenti conosce benissimo i suoi e, se ha puntato sull'esperienza del livornese, avrà avuto le sue ragioni. Ma la lucidità del senno di poi fa pensare che, forse, Matteo Viola avrebbe potuto dire la sua nel singolare contro Andrea Arnaboldi, e in doppio insieme a Paolo Lorenzi. Però Volandri aveva maturato troppi crediti nel corso degli anni, quindi si tratta – appunto – di saggezza a posteriori.

IL PUNTO DECISIVO E' IL PIU' INASPETTATO
La prima giornata era terminata sull'1-1 in virtù del successo di Frederik Nielsen su Walter Trusendi, bilanciato dalla vittoria di Paolo Lorenzi su un garibaldino Alessandro Giannessi (mai visto giocargli così tante volèe!). Messo in archivio lo scudetto del Tennis Club Prato tra le ragazze, il palcoscenico del Palaterme di Montecatini è passato agli uomini. E in mattinata, in effetti, il successo di Matteo Marrai su Gianluca Mager (6-3 3-6 6-1 lo score) sembrava mettere una buona ipoteca per il titolo fortemarmino. Quando vediamo giocare Marrai in Serie A1 ci arrabbiamo: è un giocatore di enorme qualità, ben superiore rispetto a un best ranking al numero 263 ATP ottenuto qualche anno fa. Peccato che non sia riuscito a esprimere sempre quel livello nel tour. “Matteo Marrai State of Mind” recitava uno striscione dei colorati tifosi toscani, e lui non ha tradito, sotto gli occhi di papà Sergio, seminascosto in un angolo ma la cui presenza è stata colta dai più attenti. Eppure, il punto di Marrai è stato l'ultimo per i toscani: Arnaboldi ha superato Volandri, contro il quale aveva perso 5 volte su 6. Il campo veloce gli ha dato una grossa mano, ma è stato bravo e gestire i punti importanti contro un avversario più esperto di lui. Sul 2-2, sia Genova che Forte dei Marmi hanno optato per una coppia “forte” e una “debole”. E gli accoppiamenti facevano pensare a un 3-3 che avrebbe protratto la pugna ben oltre l'ora di cena. Invece è arrivata la sorpresa, proprio nell'ultimo punto. Se il successo di Arnaboldi-Nielsen contro Marrai-Trusendi ci poteva stare (il danese è un immenso specialista), ha sorpreso il 6-3 6-4 con cui Mager-Giannessi hanno superato Lorenzi-Volandri, dando il là all'esultanza sfrenata di giocatori, soci e tifosi parkioti. Guardandola con l'occhio neutrale, è una discreta notizia per il tennis italiano, nel senso che Lorenzi-Volandri hanno 70 anni in due, mentre Mager-Giannessi ne sommano 48. E non era casuale, forse, che in panchina ci fosse Gianluca “Giallo” Naso, uno che per il Park ha dato tanto e che ha contribuito nelle prime giornate, salvo lasciare spazio ai più giovani nei match decisivi. Con lui, si sono alternati in panchina Tommaso Sanna (capitano “ufficiale”) e le bandiere Pietro Ansaldo ed Enrico Wellenfeld, a testimonianza di uno spirito di gruppo davvero importante.

LO SCUDETTO DI TUTTI
Nel ripercorrere il campionato, è difficile trovare un “eroe”, un giocatore che abbia influito più degli altri. Fatte le ovvie, debite e giganti proporzioni, il successo del Park ricorda un po' quello dell'Argentina in Coppa Davis. Tante frustrazioni scaricate in una gioia immensa: ma se Juan Martin Del Potro ha raccolto i punti che nessun compagno avrebbe potuto intascare, al Park sono stati tutti importanti: Giannessi implacabile come numero 1, Arnaboldi utilissimo sia in singolare che in doppio, Mager capace di “svegliarsi” nel momento-clou (peraltro dopo essersi procurato una forte contusione alla mano sinistra, nell'ultimo allenamento prima di recarsi a Montecatini), Nielsen implacabile in doppio ma capace di portare due punti di importanza capitale anche in singolare. A conti fatti, i successi contro Stefanini e Trusendi sono stati decisivi. E' un successo meritato anche per una dirigenza che non ha disperso, ed anzi ha valorizzato, il patrimonio costruito da Mauro Iguera negli anni passati. Una gioia immensa per il tennis ligure, rappresentato al Palaterme dal presidente del Comitato Regionale Andrea Fossati, e che si è aggiudicato lo scudetto maschile per la terza volta nella storia. Il primo titolo risale addirittura al 1925, colto dai pionieri della Società Lawn Tennis Genova, mentre nel 1979 furono i cugini del Tennis Club Genova a raccogliere il tricolore. Adesso la Liguria è di nuovo in cima e, stando alle parole di capitan Tommaso Sanna, c'è tutta l'intenzione di aprire un ciclo. Con un Giannessi così (qualcuno già parla di una possibile convocazione in Davis), la gioventù di Mager e l'innesto dei giovani Ceppellini e Prevosto, è possibile continuare a sognare. Dall'anno prossimo, con i regolamenti ancora più restrittivi, il Park potrebbe trarne più di un vantaggio. Ma ci saranno 10 mesi per pensarci: adesso è tempo di festeggiare e godersi un Natale ancora più saporito. Un Natale tricolore.
 

SERIE A1 2016 – FINALE
PARK TENNIS GENOVA – TENNIS CLUB ITALIA 4-2
Frederik Nielsen (G) b. Walter Trusendi (F) 7-6(9) 6-2
Paolo Lorenzi (F) b. Alessandro Giannessi (G) 6-2 4-6 6-3
Matteo Marrai (F) b. Gianluca Mager (G) 6-3 3-6 6-1
Andrea Arnaboldi (G) b. Filippo Volandri (F) 6-4 7-6(5)
Andrea Arnaboldi / Frederik Nielsen (G) b. Matteo Marrai / Walter Trusendi (F) 6-4 6-3
Alessandro Giannessi / Gianluca Mager (G) b. Paolo Lorenzi / Filippo Volandri (F) 6-3 6-4