Dall'alto dei suoi 11 titoli in Australia, ai quali si sommano cinque Roland Garros, tre Wimbledon e cinque Us Open, Margaret Court è ancora oggi la più titolata di sempre. Tuttavia, l'australiana pensa che Serena Williams abbia ancora la chance di raggiungerla e superarla. In questo momento, l'americana è due lunghezze dalla Court (22 contro 24) e ha una tendenza molto positiva negli ultimi due anni: ha giocato sei finali su otto, vincendone quattro. Tuttavia, secondo la Court, l'operazione è molto complicata. “Deve vincerne ancora tre per superarmi, e sapete che non è semplice – ha detto la Court, oggi 74enne – mi stupisce il fatto che giochi pochissimi tornei al di fuori degli Slam”. Il 2016 ha mostrato che alcune giocatrici possono batterla nella singola partita: Angelique Kerber l'ha superata in Australia, Garbine Muguruza a Parigi e Karolina Pliskova a New York. Segnali da non sottovalutare. Tuttavia, la Court pensa che Serena abbia le qualità per vincere ancora qualcosa. “Penso che nessuna giocatrice sia in grado di superare il mio record di 64 Slam complessivi, ma se qualcuna sarà in grado di vincerne più di 24 in singolare, beh, l'avrà meritato. Però io avrei potuto vincerne qualcuno in più, poiché ho perso finali in cui mi sono trovata a pochi punti dal successo”. L'allusione è alle sfide con Maria Ester Bueno, Billie Jean King e le connazionali Evonne Goolagong e Lesley Turner.
SUCCESSI CHE VALGONO
La Court ha vinto il suo ultimo Major nel 1973, ma erano anni diversi, in cui le statistiche non avevano un grosso valore. “Mentre giocavo non sapevo quanti ne avessi vinti. Non l'ho saputo fino a quando i commentatori e i giornalisti hanno fatto i loro conti. Ho appreso del mio record soltanto un paio d'anni dopo aver smesso”. Detto che l'australiana ha giocato 29 finali, perdendone solo 5, va detto che “soltanto” 11 Slam sono arrivati nell'Era Open, mentre i primi 13 li ha conquistati in epoca dilettantistica. L'argomento fa arrabbiare la Court, che rivendica il valore dei suoi titoli. “Molti pensano che in quegli anni nessuna delle migliori venisse in Australia. L'ha detto anche Serena, ma non è vero. La Bueno veniva, così come Christine Truman. Quando avevo 17 anni ho battuto la Bueno nei quarti di finale. Il fatto che non si vedano le migliori nell'albo d'oro fa pensare che non venissero, invece c'erano. La stessa Billie Jean King è venuta nei primi anni, ma non è mai andata in finale. E' un po' triste il fatto che il tennis amatoriale di quegli anni non abbia la giusta considerazione. Non mi possono dimenticare perché ho vinto 11 Slam nell'Era Open. Vedo che tra gli uomini ci sono molti riconoscimenti per Rod Laver e Ken Rosewall, mentre tra le donne sembra che si voglia parlare solo dell'Era Open. Ma io sento che nell'epoca amatoriale ci sono state parecchie giocatrici migliori di quelle di oggi”.