Davanti a 13.684 spettatori, nuovo record della Hopman Cup, Roger Federer torna in campo dopo quasi sei mesi, vince contro Daniel Evans e convince a livello di condizione fisica. Oltre a deliziare con qualche “momento” dei suoi, per dirla con Foster Wallace. “Quante emozioni, è stato meraviglioso”.Se è vero che l’attesa aumenta il desiderio, i tifosi di Roger Federer non saranno mai stati così contenti di rivedere mister 17 Slam. Sei mesi – o per la precisione 177 giorni – dopo la sconfitta contro Milos Raonic sul Centre Court, il campione di Basilea è tornato ad apparire, a modo suo. Venerdì 6.000 persone per il primo allenamento in Australia, oggi il nuovo record della Hopman Cup, 13.684 spettatori assiepati sugli spalti della Perth Arena, per vedere da vicino la resurrezione sportiva della loro divinità. Lui ha ricambiato con 61 minuti giocati da umano e alcuni dei suoi momenti Federer, come amava chiamarli David Foster Wallace, sufficienti per battere Daniel Evans per 6-3 6-4 e consegnare alla Svizzera la prima vittoria nel torneo-esibizione di Perth. La prima notizia è che Federer sta bene, anzi molto bene. Una star come lui non poteva ripresentarsi in disordine, quindi ha intensificato gli allenamenti dell’ultimo periodo per togliere la ruggine è arrivato al primo appuntamento dell’anno, preciso e deciso, con la t-shirt azzurra di oggi come con lo smoking dell’altro ieri, al party di fine anno nella Grand Ballroom di Perth. Ha festeggiato lì come ha festeggiato in campo, concedendo giusto un paio di palle-break in due set, salvate in un battito di ciglia. È vero che si tratta solo di un’esibizione, che Evans non è Djokovic (e nemmeno Troicki) e pure che un match non basta per giudicare nessuno, figurarsi un signore di 35 anni che ha vinto tutto e non era (quasi) mai stato fermo per infortunio in tutta la sua carriera. Ma se le gambe vanno e il braccio risponde ai comandi, non è che lo svizzero abbia bisogno di molto altro. E visto che di esibizione si tratta ha anche trovato il tempo per mostrare un  breve estratto di tutte le sue soluzioni, come un passante di diritto “di tocco” sul 4-2 del secondo set, da rivedere in continuous loop.
La seconda parte del 2016 è stata avvincente: Murray che prima studia e poi completa la rincorsa impossibile a Djokovic, la crisi del serbo, Angelique Kerber che agguanta il numero uno, Dominika Cibulkova che vince le WTA Finals, e tanto tanto altro. Ma Federer al tennis è mancato tantissimo. E, soprattutto, il tennis è mancato tantissimo a Federer. Si è rilassato con la famiglia, ha trascorso un sacco di tempo con i propri figli, ha provato esperienze nuove, ma ha deciso che il ritiro può aspettare, perché la fame di vittorie è ancora parecchia. “Sono un po’ triste sia già finita – ha detto dopo la vittoria – perché è stato meraviglioso. Non mi sarei aspettato così tante emozioni. Tornare a mettere la t-shirt da gara, mettere le scarpe, percorrere il tunnel che porta al campo, andare a servire per chiudere il match: esperienze che mi mancavano. È questa carica d’adrenalina che ci spinge ad andare avanti. Direi che come primo incontro è stato ottimo, anche perché le mie aspettative erano piuttosto basse”. Da segnalare che il ginocchio non gli dà alcun problema ormai da un mese, come ha spiegato lui stesso. “Sono già 3 o 4 settimane che non ci penso più, semplicemente perché non sento più nulla. Il problema è superato”. Dopo il successo in singolare, Federer ha seguito dagli spalti la vittoria di Belinda Bencic su Heather Watson, e poi è tornato in campo per il doppio, giocato con la formula del Fast4. Una delle tante proposte nate con l’obiettivo di velocizzare gli incontri, ma che ha già mostrato uno dei suoi casi limite al negativo: dal primo all’ultimo punto della sfida sono passati appena 26 minuti, 4-0 4-1 per Federer/Bencic e 3-0 in cassaforte, per la delusione di chi sognava un’altra oretta in compagnia di Roger. I più fortunati potranno rifarsi mercoledì, nella sessione serale contro Alexander Zverev. Tutto esaurito, of course.
 
HOPMAN CUP – Prima giornata Gruppo A
SVIZZERA 3-0 GRAN BRETAGNA
Roger Federer (SUI) b. Daniel Evans (GBR) 6-3 6-4
Belinda Bencic (SUI) b. Heather Watson (GBR) 7-5 3-6 6-2
Federer/Bencic (SUI) b. Evans/Watson (GBR) 4-0 4-1