Non finiscono i problemi per Daniel Orsanic: Diego Schwartzman, numero uno del rimaneggiato team argentino, è alle prese con una contrattura all’adduttore e non si è ancora allenato al Parque Sarmiento. Orsanic spera di recuperarlo in tempo, ma ha già chiamato a Buenos Aires il sostituto Renzo Olivo.
I 1.200 ragazzi delle scuole tennis di Buenos Aires accorsi ieri al Parque Sarmiento, per il Kid’s Day organizzato alla vigilia della sfida di Coppa Davis fra Argentina e Italia, sono la testimonianza più tangibile della fame di tennis generata dalla storica vittoria dell’Insalatiera da parte dell’albiceleste. Ma a soli due mesi dal trionfo in Croazia la situazione dei sudamericani sembra pronta a cambiare radicalmente. Per il capitano argentino Daniel Orsanic sta arrivando un problema dopo l’altro: prima i forfait dei due eroi di Zagabria, Juan Martin Del Potro e Federico Delbonis, poi l’infortunio di Horacio Zeballos (sostituito da Carlos Berlocq), e per ultimi i dubbi di Diego Schwartzman. Il “peque”, numero 53 del ranking ATP, in Davis non ha particolare esperienza, ma è pur sempre il giocatore con la miglior classifica fra i convocati. Però è alle prese con una contrattura all’adduttore rimediata nel corso della preparazione della scorsa settimana, e non si è ancora allenato con la squadra. Orsanic spera di recuperarlo entro giovedì, quando dovrà comunicare il quartetto definitivo, ma nel frattempo si è portato avanti convocando come quinto uomo Renzo Olivo, numero 88 della classifica mondiale.
Qualora Schwartzman riuscisse a riprendersi in tempo, non è scontato che giochi in singolare (almeno nella prima giornata), visto che l’unico sicuro del posto sembra Leonardo Mayer e lui dovrebbe contendersi il ruolo di numero uno con Guido Pella. Ma il compagno ha fatto chiaramente intendere di non essere in grandi condizioni (“la vittoria del 2016 mi ha consumato tutte le energie”, ha detto lunedì in un’intervista con La Naciòn). In più, la presenza del 24enne di Buenos Aires sarebbe molto importante in ottica ricambi, considerando che Mayer giocherà molto probabilmente sia nella prima sia nella seconda giornata, e il sostituto Olivo è principalmente un giocatore da tornei Challenger, con giusto una dozzina di vittorie in carriera nel circuito maggiore ATP. Proprio la presenza di una panchina lunga era stata determinante a luglio a Pesaro, quando Orsanic buttò nella mischia tutti i suoi quattro convocati, contro un’Italia costretta ad aggrapparsi a Fabio Fognini, rimasto in campo (invano) per nove ore in due giorni.