Dovendo trovare una nuova fonte di business, l'Australian Open si è inventato i posti ultra-vip nella Rod Laver Arena. Laddove si mettevano i fotografi, sono stati allestiti una serie di posti a sedere destinato al pubblico (molto) pagante. I prezzi erano stratosferici (si sono toccati i 25.000 dollari australiani), ma le attese sono state ripagate dalla finale dei sogni tra Roger Federer e Rafael Nadal. Tuttavia, anche in un paese di grande civiltà come l'Australia, i prezzi dei tagliandi “normali” sono schizzati verso l'alto. Per la finale maschile, un seggiolino della Rod Laver Arena costava dai 300 ai 600 dollari, ma nell'imminenza della finale non si trovava posto sotto i 1.500 dollari. Qualcuno ha avuto l'ardire di offrire un paio di posti in prima fila alla modica cifra di 20.000 dollari. Il New York Times, in un articolo a firma di Ben Rothenberg, ha raccolto le testimonianze di alcuni super-fanatici. Ad esempio, due studentesse cinesi di base a Melbourne hanno speso 1.900 dollari per comprare un biglietto per tramite il sito specializzato “Viagogo”. “Per Federer ne vale la pena, fosse stato un altro non lo avrei fatto” ha detto Jessica Ye, mentre la sua amica April Liu, pur tifando per Nadal, ha dato la stessa spiegazione: soltanto Federer avrebbe giustificato un esborso del genere.
FOLLIE LOGISTICHE
C'è poi il caso di Ronny Chow, avvocato di Hong Kong che aveva seguito il torneo nella prima settimana, poi è tornato a Melbourne per la finale. Una follia logistica: 18 ore di volo tra andata e ritorno, per una permanenza a Melbourne di appena 10 ore. Esborso complessivo: 19.000 dollari. Si trovava a Wimbledon nel 2012, quando Federer aveva vinto il suo ultimo Slam, e “non potevo mancare a questo appuntamento”. Ama Roger Federer anche l'americana Juliann Greene, che ha prenotato per i primi turni perché temeva una rapida eliminazione. Poi ha prolungato la permanenza di tre giorni fino a lasciare Melbourne prima dei quarti. Ma poi, tornata alla Hawaii, il marito le ha fatto trovare alcuni biglietti per le fasi finali. Ed è ripartita alla volta di Melbourne. E ancora: Saskia van Rheenen è una studentessa olandese che si è goduta la prima settimana del torneo prima di recarsi a Wanaka, il Nuova Zelanda. Ma quando Federer è arrivato in finale, il pensiero di tornare a Melbourne è diventato un'ossessione. Ha ceduto ai sentimenti e si è attivata per trovare un biglietto “Perché in caso di vittoria di Nadal nell'altra semifinale, i prezzi sarebbero schizzati alle stelle”. E così ha speso 1.600 dollari per un biglietto, più 530 per il volo. “Sono molti soldi, ma non avrei mai avuto un'altra opportunità del genere – ha raccontato – probabilmente è stata la loro ultima finale Slam. Una sfida tra Federer e Nadal era tra le cose che dovevo assolutamente fare, e mi trovavo ad appena tre ore di volo. Ed è bastato il primo set per farmi passare qualsiasi rimpianto per i soldi spesi”.
BIGLIETTO IN CASSAFORTE
Ticketbis, uno dei tanti operatori che vendono i biglietti, ha fatto sapere che i costi per la finale 2017 erano superiori dell'80% rispetto all'anno scorso, con un raddoppio delle richieste provenienti dall'estero. La febbre per questa partita ha coinvolto anche chi era già in possesso dei tagliandi, i quali avrebbero potuto rivenderli a prezzi decisamente più alti. Fiona Wong, tifosa australiana di Federer, aveva acquistato i biglietti per la finale negli ultimi cinque anni, salvo rivenderli dopo l'eliminazione di Federer. Il 2017 è stato l'anno buono: l'idea di rivendere il suo biglietto non le è mai passata per la testa, nemmeno quando si è resa conto che avrebbe potuto intascare 15.000 dollari. “Quando mi capiterà di rivedere Federer in una finale Slam? E' un'emozione senza prezzo”. Ma c'è anche chi ha scelto una soluzione diversa, come Jen Gundry, tifosa australiana di Nadal, che per 23 dollari ha seguito il match in un maxi-schermo allestito nella Margaret Court Arena. Il protocollo prevedeva che il vincitore avrebbe poi fatto un salto nell'impianto per salutare il pubblico. Avrebbe preferito veder sbucare Nadal, ma alla fine è stato emozionante anche vedere Federer. Insomma, quando c'è la passione non esistono limiti. Ma ci si domanda se un fanatismo del genere proseguirà anche dopo il ritiro di Re Roger….