Meglio di così non si poteva iniziare. Si ripete spesso che in Coppa Davis sia molto importante il primo punto, e se il buongiorno si vede dal mattino la stagione dell’Italia di Corrado Barazzutti si annuncia interessante. Il capitano azzurro ha preferito Paolo Lorenzi ad Andreas Seppi, premiando il ruolo del toscano da numero uno d’Italia piuttosto della maggiore esperienza in nazionale dell’altoatesino, e “Paolino” ha ricambiato la fiducia con una splendida vittoria contro Guido Pella: 6-3 6-3 6-3 e Italia in vantaggio. Un successo maturato con attenzione e continuità, sotto gli occhi di un tifoso speciale (per i padroni di casa) come Diego Armando Maradona, già portafortuna nella finale dello scorso anno a Zagabria. La regia è andato a cercarlo una manciata di volte: il “Pibe de Oro” era seduto dietro ai giocatori, in prima fila, e i suoi incitamenti si sentivano addirittura in tv. Ha provato anche a trascinare il pubblico (molto meno del previsto: oltre la metà del 7.200 posti dello stadio allestito al Parque Sarmiento erano vuoti), ma nel primo singolare è servito a ben poco. Troppo concentrato Lorenzi per lasciarsi impensierire da un Pella che ha giocato bene solo a sprazzi, mostrando qualche limite di troppo dalla parte del diritto e soprattutto non trovando mai la chiave per dar fastidio all’azzurro, sempre al comando del match e bravo a variare il gioco e tenere i piedi vicino al campo, nonostante una superficie particolarmente lenta. Segno che gli allenamenti dei giorni scorsi con Alessandro Giannessi (aggregato al team azzurro come quinto uomo) hanno sortito gli effetti sperati: Lorenzi si è abituato a gestire la palla di un mancino e l’ha fatto senza particolari difficoltà, tenendo il rivale a distanza e regalando pochissimo nei momenti chiave.
Il tifoso n.1 dell'Argentinanon poteva proprio mancare per questo appuntamento di #DavisCup: Maradona c'è! #ARGITA #tennis pic.twitter.com/qT3yFAffmr
— SuperTennis TV (@SuperTennisTv) 3 febbraio 2017
LORENZI SEMPRE IN CONTROLLO
La prima palla-break dell’incontro è stata in favore dell’argentino, già nel terzo game, ma Lorenzi l’ha salvata presentandosi a rete a chiudere uno smash e poi si è rilassato, iniziando a fare gioco. Appena ha alzato il livello per Pella sono stati dolori: il 26enne di Bahia Blanca ha iniziato a sbagliare parecchio (oltre 20 gli errori in più a fine match), accusando le perfette scelte tattiche di Lorenzi, bravo a cambiare gioco quando necessario e attaccare sulle palle giuste. Sul 4-2 ha salvato tre palle-break e poi ha vinto un game da oltre dodici minuti, il più lungo del match, necessario a togliere ulteriori certezze a un Pella che alla vigilia ha confessato di aver sofferto parecchio dal punto di vista mentale il peso del successo in Davis nel 2016. Ha detto che il titolo l’ha prosciugato di energie, e di aver sofferto il cambio di abitudini, l’improvvisa popolarità e il maggiore interesse da parte di media e appassionati. Ha intensificato la sua collaborazione con Estanislao Bachrach, considerato uno dei maggiori esperti di neuroscienze al mondo, ma non sta vivendo un periodo particolarmente felice e l’ha dimostrato in campo, con un atteggiamento piuttosto scarico. Nel secondo set è subito finito sotto di un break e ha saputo reagire solamente dopo aver perso il servizio una seconda volta, quando ormai era troppo tardi, mentre nel terzo è riuscito a rimandare una volta l’allungo dell’azzurro, recuperando immediatamente il break del 3-1 Italia, ma poi ha perso di nuovo la battuta e non c’è stato più nulla da fare, contro un Lorenzi bravo a non concedergli più alcuna chance.
Che performance il nostro Paolo Lorenzi: triplo 6-3 a Guido Pella! Solo applausi per lui!0-1 #DavisCup #ARGITA #IoTifoItalia pic.twitter.com/wg4a6S2wQy
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FUORI FOGNINI, DENTRO SEPPI
Nell’intervista post-match Lorenzi ha lamentato una percentuale di prime (52%) non soddisfacente, ma al servizio ha perso appena 16 punti in tre set, addirittura solamente tre con la seconda palla. Segno di una superiorità ben evidente anche con una prima a mezzo servizio. “Nonostante il punteggio i primi due set sono stati lunghi e durissimi – ha detto Lorenzi –, e nel terzo io ero un tantino più stanco, ma Pella è calato. Faceva molto caldo, più di quanto ci aspettassimo. Credo di aver giocato una buonissima partita. L’obiettivo era di allungare gli scambi e farlo giocare il meno possibile con il rovescio. Nel terzo set ho perso il break di vantaggio, ma in quel momento sono stato bravo a riprendermelo”. Per l’azzurro è solamente la seconda vittoria in carriera in un match non disputato a punteggio acquisito, dopo quella dello scorso anno a Pesaro contro Marco Chiudinelli. Ma se in quel caso l’Italia era nettamente favorita (e avrebbe poi vinto 5-0) stavolta l’equilibrio è più sottile. Aver iniziato con un successo così comodo non può che dar grande fiducia a tutta la squadra, e permettere ad Andreas Seppi di scendere in campo con maggiore tranquillità, anche alla luce del fatto che l’altoatesino ha scoperto solamente oggi di dover giocare il singolare, a causa di problemi di stomaco che hanno messo k.o. Fabio Fognini. Ma non dovrebbe essere nulla di grave: il ligure era presente al Parque Sarmiento a sostenere Lorenzi, e dovrebbe essere in campo domani per il doppio. Per Seppi c’è Carlos Berlocq: l’argentino ha vinto le ultime due sfide (su 3), compresa quella di tre anni fa in Coppa Davis a Mar del Plata. Oggi compie 34 anni: a Seppi il compito di rovinargli la festa.
COPPA DAVIS – Primo turno World Group 2017
ARGENTINA-ITALIA 0-1
Paolo Lorenzi (ITA) b. Guido Pella (ARG) 6-3 6-3 6-3
Andreas Seppi (ITA) vs Carlos Berlocq (ARG)